Coronavirus, Valle d’Aosta: limiti agli spostamenti nel week-end ma non chiudono le attività
Sì a estetisti e parrucchieri. Domani le regole in una ordinanza
Coronavirus, Valle d’Aosta: limiti agli spostamenti nel week-end ma non chiudono le attività. Restano aperti parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar per l’asporto e i negozi. Lo ha comunicato il presidente della Regione Erik Lavevaz in Consiglio Valle, annunciando che da lunedì 29 marzo la regione sarà in zona rossa. Le misure puntali in una ordinanza che sarà emanata domani.
«Con l’Unità di supporto abbiamo delineate le iniziative del fine settimane. Abbiamo scartato di anticipare la zona rossa, arrivando a una mediazione per salvaguardare attività nel fine settimana. Abbiamo deciso di limitare gli spostamenti che potranno essere fatti per ragioni di necessità. Tuttavia si potrà andare dal parrucchiere, dall’estetista. L’evidenza dei contagi in ambito familiare chiede questo tipo di limitazioni nel fine settimana, che anticipano zona rossa».
I commenti
«Non è la modalità migliore di comunicazione. Siamo tornati a comunicare le misure il giovedì per il sabato con ricadute negative per le attività anche se potranno restare aperte nel fine settimana. Chiusure frettolose hanno poco senso. Ma chiude o non chiude poiché si può andare dal parrucchiere. I dati dello screening sulla scuola parlano da soli» ha commentato il capogruppo della Lega Andrea Manfrin.
Il Capogruppo di Pour l’Autonomie, Marco Carrel, ha osservato: «Vietiamo lo spostamento ma al tempo stesso lo si concede per recarsi dal parrucchiere o a prendere pietanze da asporto. Rinnoviamo la richiesta di comunicare chiaramente. Proprio ieri abbiamo discusso un’interpellanza in merito all’apertura delle scuole in zona rossa: siamo contenti di essere stati da pungolo per la decisione di tenere aperti asili nido, scuole dell’infanzia e le primarie».
Il Capogruppo dell’Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha dato atto «al Governo regionale di interpretare nel modo più estensivo le restrizioni agli spostamenti, laddove possibile. Per onestà intellettuale, bisogna riconoscere che si sta facendo di tutto per coniugare le esigenze sanitarie a quelle primarie delle persone. La Giunta sta assumendo queste decisioni non a cuor leggero: si è consapevoli di dover limitare la libertà personale, pur sapendo di agire per salvaguardare la salute pubblica. È troppo facile cavalcare il malumore. Come Istituzione, dobbiamo lanciare un messaggio: la Giunta e le varie strutture preposte stanno cercando di dare una risposta e fermare questa pandemia».
(da.ch.)