Valle d’Aosta zona rossa, Lavevaz: «limitiamo ogni contatto sociale non necessario»
La riflessione del presidente Erik Lavevaz sulle nuove disposizioni che pongono la Valle d'Aosta in zona rossa e l'appello: «Vacciniamoci senza paura»
Valle d’Aosta zona rossa, Lavevaz: «limitiamo ogni contatto sociale non necessario».
La riflessione del presidente Erik Lavevaz sulle nuove disposizioni che pongono la Valle d’Aosta in zona rossa e l’appello: «Vacciniamoci senza paura».
Il presidente della Regione affida ai social una lunga riflessione sulla situazione attuale della Valle d’Aosta, prossima alla zona rossa ma, precisa Lavevaz, con le scuole di primo grado aperte.
La riflessione del presidente
«La Valle d’Aosta ha superato i 250 casi ogni 100.000 abitanti. Crescono i ricoveri di pazienti Covid positivi all’ospedale Parini e i sanitari si preparano a rendere disponibile un nuovo reparto. Una scelta obbligata che comporterà il blocco dei ricoveri ed interventi chirurgici non urgenti» scrive il presidente sulla sua pagina Facebook.
«L’incremento dei nuovi positivi, la presenza di nuove varianti e l’innalzamento dell’indice Rt ci obbligano ad adottare misure più restrittive già da domani, sabato 27 marzo» sottolinea Lavevaz facendo riferimento all’ordinanza firmata nel pomeriggio.
«L’aggravarsi della situazione epidemiologica porta tutti noi a sentirci nuovamente al “punto di partenza”, come se la parola fine non arrivasse mai. È un sentimento che condivido. Il mio dovere, così come il dovere di tutti gli amministratori, è tutelare la salute (non solo fisica ma anche psicologica) di tutti i valdostani. Per questo motivo, anche questa volta, l’ordinanza firmata oggi inerente le limitazioni in atto per domani e domenica trova una mediazione per salvaguardare le attività economiche ancora aperte fino a lunedì e per offrire un minimo di libertà a tutti i cittadini».
«Domani le scuole saranno aperte, sarà vietato spostarsi da un comune all’altro se non per ragioni di necessità o per raggiungere i servizi che possono proseguire la loro attività (come i servizi di cura alla persona)».
«Sarà possibile svolgere attività motoria e sportiva individuale nel proprio comune di residenza, gli sport di interesse nazionale proseguono le loro attività nel weekend. Le attività agricole legate a orti, campi, prati, vigne e frutteti, la conduzione di piccoli allevamenti e il taglio della legna potranno essere svolte, anche al di fuori del Comune di residenza, domicilio o abitazione» scrive il presidente ricordando i punti principali della nuova ordinanza.
«Seconde case: a coloro che non risiedono nel territorio regionale continuano a non essere consentiti gli spostamenti in entrata in Valle d’Aosta per recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principali. Ci tengo a chiarire – precisa – che la limitazione all’accesso alle seconde case ai soli residenti valdostani è una scelta fatta con dolore. Chiunque ama la nostra “Petite Patrie” è per noi speciale, mai abbiamo pensato a loro come “untori”. La decisione è stata presa anche a tutela della loro salute, i dati erano già chiari: la curva stava crescendo».
Zona Rossa
«Il Ministro Speranza in giornata mi ha confermato che da lunedì 29 marzo la Valle d’Aosta si troverà in zona Rossa, questo prevederebbe il ritorno in DAD per tutti gli ordini scolastici ma nella nostra regione, da lunedì, le scuole di primo grado rimarranno aperte. I bambini della materna, gli alunni delle elementari e il servizio degli asili nido si svolgeranno in presenza».
«Nella giornata di domani, sabato 27 marzo, firmerò un’altra ordinanza contenente le disposizioni che entreranno in vigore lunedì 29 marzo, quando la regione verrà individuata come “zona rossa”».
L’esortazione e l’appello finale
«Chiudo questo post chiedendo a tutti Voi di limitare ogni contatto sociale che non sia necessario. I focolai di queste settimane si sono generati a causa di assembramenti avvenuti tra conoscenti: cene o momenti di svago condivisi. Un ultimo appello a tutti i valdostani… vacciniamoci senza paura, solo così torneremo ad una vita normale».
(e.d.)