Canile-gattile: adozioni stabili, ma arrivano tanti Pitbull e American Staffordshire
Sono 56 i cani affidati nel 2020, sono diminuite le adozioni di gatti, passate da 81 a 59. Il canile-gattile regionale si è occupato di un centinaio di cani di persone con Covid e cerca volontari per l'alta e la bassa Valle.
Canile-gattile: adozioni stabili, ma arrivano tanti pitbull e American Staffordshire.
Non sono solo cattive notizie quelle che arrivano nell’anno del Coronavirus che, nonostante tutto, ha avuto effetti benefici sul mondo degli animali da affezione.
Vuoi per ‘l’effetto Covid anti solitudine’, vuoi per la riscoperta di valori come solidarietà e condivisione, secondo i dati divulgati da Enpa, l’anno scorso, nello Stivale, hanno trovato una nuova casa 8100 cani e 9500 gatti, il 15% in più rispetto al 2019.
«Sicuramente i vari periodi di lockdown, hanno portato tante persone a ripensare alla propria quotidianità e a valutare la possibilità di inserire un animale in famiglia – ha commentato Laura Verdura del canile/gattile regionale.
Per quanto ci riguarda, vista la situazione, temevamo una riduzione delle adozioni che invece non si è verificata.
Gli affidamenti dei cani sono in linea con quelli dell’anno passato (tre in più rispetto ai 53 del 2019, ndr), mentre sono diminuiti quelli dei gatti (da 81 a 59, ndr)».
Le adozioni
La richiesta si è orientata su cani di piccola e media taglia, gestibili anche in appartamento, mentre restano in attesa di adozione i “big” del canile.
«Ultimamente abbiamo registrato l’arrivo di un certo numero di pitbull e di american staffordshire la cui gestione è più impegnativa a volte anche a causa del loro contesto di provenienza.
Si tratta di animali particolarmente sensibili, molto legati al loro proprietario che reagiscono male all’abbandono.
Spesso perdono tanto peso e sviluppano varie patologie da stress».
I cani difficili
Tra i quattrozampe ospiti alla Croix Noire vi sono anche casi di cani ‘difficili’ che potrebbero essere recuperati.
«Nel 2020 abbiamo aderito al progetto Cerbero lanciato dall’associazione ‘Vita da cani’ di Magnago che ha come obiettivo quello di mettere questi animali in una condizione di nuova adottabilità – ha detto la presidente dell’Avapa.
Nonostante le difficoltà legate alla pandemia dovremmo completare il percorso entro il prossimo mese di maggio.
Il confronto con altre associazioni ci ha consentito di valutare la nostra preparazione pregressa e di ampliare le competenze in questo campo specifico affinché nessun cane sia perduto».
Quarantene, isolamento e cura degli animali
Tra le attività di punta svolte dall’Avapa in questo periodo spicca quella di assistenza degli animali di proprietà di persone in isolamento o in quarantena per Covid.
«Avevamo già attivato un protocollo che, recentemente, è stato rinnovato e attualizzato alla luce dell’aumento delle richieste di intervento pervenute all’associazione – ha spiegato la presidente.
Dall’inizio della pandemia ad oggi abbiamo trattato oltre cento casi di ‘cani Covid’.
Ci occupiamo di farli sgambare ma, se necessario, portiamo gli animali anche a fare visite veterinarie urgenti.
Con l’aumento dei contagi abbiamo avuto un picco di richieste a cui non potevamo far fronte con le risorse disponibili.
Dopo la notizia dell’attivazione di questo nuovo protocollo abbiamo ricevuto la disponibilità di una quindicina di persone e la scorsa settimana abbiamo concluso la formazione di base sulle procedure operative da attuare in questi casi».
I nuovi volontari
I quindici nuovi volontari (13 donne e due uomini) che si aggiungono ai cinque già operativi, sono stati iscritti all’Avapa al fine di beneficiare della copertura assicurativa così come previsto dal protocollo e sono impiegati sul campo.
«Il maggior numero di richieste arriva dal comune di Aosta; seguono i comuni medio grandi come Châtillon, Saint-Vincent, Courmayeur, Morgex, La Salle e Saint-Pierre.
Stiamo cercando ulteriori volontari al fine di coprire anche le zone dell’alta e bassa Valle» – conclude Laura Verdura -.
Nella foto in alto, Veronica e Odnara, operatrici del canile con le operatrici del gattile Paola e Janely.
Prima a destra è la presidente Avapa Laura Verdura con Olivia. A godersi le coccole, c’è anche Kira.
(laura G.Vinaj)