Ospedale, stallo nelle Commissioni: Maggioranza spaccata
Nulla di fatto per le due proposte della Terza e Quarta commissione: 7 voti favorevoli e 7 contrari
L’ospedale e il tema salute in generale nuovo teatro di fibrillazioni nella maggioranza regionale.
Nella mattina di oggi, lunedì 10 maggio, la terza Commissione “Assetto del territorio” e la quinta “Servizi sociali”, riunite congiuntamente, non sono riuscite a esprimere un voto di maggioranza in nessuna delle due proposte presentate. Le due Commissioni erano riunite per la conclusione dell’esame della petizione popolare depositata in Consiglio il 15 febbraio e sottoscritta on-line da 585 cittadini, che chiede di valutare una riorganizzazione sanitaria, ospedaliera e territoriale sulla base del “Progetto salute 2030”.
In modo inusuale, la Maggioranza ha presentato due proposte antitetiche tra loro, nessuna delle quali ha ottenuto la maggioranza dei voti.
Mancato accordo
Le Commissioni non hanno raggiunto un accordo sulle due proposte di conclusioni predisposte, una dal Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (AV-SA), e l’altra dalla Presidente della quinta Commissione, Erika Guichardaz (PCP). Su entrambe le proposte, non è stata infatti raggiunta la maggioranza. La petizione sarà ora sottoposta all’esame dell’Aula consiliare nell’adunanza già convocata per il 12 e 13 maggio.
Votazione: è stallo
La proposta del presidente Chatrian – che ha ottenuto 7 voti a favore (AV-SA, UV, VdA Unie e Pour l’Autonomie) e 7 contrari (PCP e Lega VdA) – chiede di «procedere celermente con la revisione del progetto esecutivo del nuovo ospedale per acuti, integrato con la progettazione relativa alla valorizzazione del sito archeologico venuto alla luce, al fine di determinare in modo puntuale i volumi realizzabili, i costi di costruzione comprendenti sia la parte di edilizia sanitaria che di tutela e valorizzazione del sito archeologico, nonché un cronoprogramma attraverso il quale si possa dare una risposta certa sugli effettivi tempi di futura fruizione delle infrastrutture in progetto», ritenendo per le fasi successive «di attivare da subito un tavolo di lavoro con tutti gli attori interessati al fine di individuare le soluzioni che consentano di creare un moderno ospedale dedicato alle prestazioni diurne (H12), comprensivo di un polo materno-infantile.»
Erika Guichardaz (PCP) e Albert Chatrian (AV-SA)
L’iniziativa della presidente Guichardaz – che ha ottenuto 7 voti favorevoli (Lega VdA e PCP) e 7 contrari dei gruppi autonomisti -, sottolinea la necessità di procedere a «ulteriori approfondimenti riferiti alla visione dell’intero presidio ospedaliero e della nuova destinazione dell’ospedale Beauregard e dell’ex maternità, ai costi e ai tempi di realizzazione delle opere previste, nonché al reperimento dei fondi necessari, prevedendo inoltre la riapertura di un tavolo con il Comune di Aosta, non coinvolto nella fase dei lavori delle Commissioni consiliari.»
Lega: maggioranza divisa
“La maggioranza non è riuscita a presentare un’idea univoca nel merito della petizione – sottolinea la Lega Vallée d’Aoste – . In maniera inusuale, la maggioranza ha infatti presentato due conclusioni antitetiche senza che nessuna delle due riuscisse a ottenere la maggioranza dei voti in Commissione. Non era mai accaduto nella storia del Consiglio regionale che la stessa maggioranza arrivasse a presentare due relazioni completamente antitetiche. Questo fatto non fa altro che evidenziare l’ennesima divisione di questa maggioranza su un tema tanto importante quanto delicato per la salute dei valdostani”.
Il Gruppo Lega, sulla base delle evidenze delle audizioni, ha sostenuto la proposta fatta dalla Presidente della V Commissione ritenendo che siano “necessari ulteriori approfondimenti riferiti alla visione dell’intero presidio ospedaliero e della nuova destinazione dell’ospedale Beauregard e dell’ex maternità, ai costi e ai tempi di realizzazione delle opere previste, nonché al reperimento dei fondi necessari. Tale considerazione è supportata soprattutto dal fatto che le audizioni hanno fatto emergere la necessità che la progettazione di un ospedale debba tenere conto dell’attuale o di futuri eventi pandemici e che si debba definire al più presto e compiutamente il futuro della quarta e quinta fase (ristrutturazione e riqualificazione dell’ex Mauriziano) per avere elementi più concreti su tempi, costi e reperimento dei fondi necessari”.
Vecchie posizioni
Le divisioni sull’ospedale (ampliare quello esistente o costruirne uno nuovo) fu oggetto di referendum il 18 novembre 2007. Tra i proponenti per un ospedale nuovo anche chi oggi è in maggioranza e al governo; chi contrario, in primis l’Uv che diede indicazione di non andare alle urne al proprio elettorato. Il risultato fu: Affluenza alle 22 appena 27,16 %.
(re.aostanews.it)