Stazioni di sci minori della Monterosa SpA, Lavy al vetriolo: «la Regione se ne lava le mani»
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 13/05/2021

Stazioni di sci minori della Monterosa SpA, Lavy al vetriolo: «la Regione se ne lava le mani»

La risposta dell'assessore allo Sviluppo Economico non ha soddisfatto il consigliere della Lega che aveva chiesto notizie sullo sviluppo dei collegamenti intervallivi e sulle stazioni minori gestite da Monterosa SpA

Stazioni di sci minori della Monterosa SpA, Lavy al vetriolo: «la Regione se ne lava le mani».

Battute finali accese per il Consiglio regionale che, dopo due giorni di lavori, si è concluso intorno alle 20.

E’ stata l’interrogazione della Lega Vallée d’Aosta sui piccoli comprensori sciistici di Monterosa SpA e sullo sviluppo dei collegamenti intervallivi a scatenare il consigliere Erik Lavy.

La Lega ha chiesto al Gioverno regionale «se abbi fornito direttive alla società Monterosa, per lo sviluppo delle società nei settori dei collegamenti intervallivi e delle stazioni minori.

In particolare Antagnod, Weissmatten, Champorcher e Estoul Palasinaz -.

Collegamenti intervallivi: le parole dell’assessore Bertschy

«Le direttive che vengono date per lo sviluppo in generale del settore rivengono alle normative regionali, al DEFR, alle risoluzioni, agli ordini del giorno e alle mozioni approvati in Aula – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico -.

Riguardo ai collegamenti intervallivi, rimando ai contenuti dei DEFR 2020-2022 e 2021-2023: dare corso agli studi di fattibilità tecnico economica, definendo costi, cronoprogrammi, autorizzazioni e finanziamenti. Questa è la linea di indirizzo data».

Stazioni di sci minori della Monterosa SpA: «lavoriamo al mantenimento»

«Per i piccoli comprensori sciistici, l’indirizzo a tutte le società è stato quello di lavorare al mantenimento – ha aggiunto l’assessore Bertschy -.

Va considerato che la stagione sciistica annullata a causa del Covid ha fermato la programmazione e i piani di sviluppo delle società – ha proseguito l’Assessore Bertschy -.

Una volta avuta risposta definitiva sugli indennizzi di cui anche le società degli impianti a fune potranno disporre, potrà riprendere la programmazione e la definizione dei piani di sviluppo.

La Monterosa, rispetto ad altre, ha ancora più piccole stazioni da gestire e sviluppare: la società si è attivata con un proprio studio e, rispetto alla petizione su Weissmatten, si è dato corso agli impegni: la revisione della seggiovia e dello skilift, e soprattutto l’elaborazione di una legge per il mantenimento dei piccoli comprensori.

Al proposito, stiamo lavorando a un documento da fornire ai gruppi consiliari per ragionare insieme sulla redazione di questa norma.

Il sostegno si traduce in un sostegno in spesa corrente, da sviluppare recuperando risorse in bilancio e che faranno parte di questa iniziativa legislativa su cui contiamo di poterci confrontare presto, anche approfondendo iniziative simili assunte da altre Regioni». 

Il Consigliere Erik Lavy ha risposto caustico: «Da oggi in poi, data la risposta, chiamerò l’assessore Ponzio Pilato.

Si lasciano le Partecipate fare ciò che vogliono e poi noi Consiglieri dobbiamo correre per riparare i danni compiuti.

Qual è la linea del Governo Lavevaz sui collegamenti intervallivi e sulle piccole stazioni?

Davvero il mantenimento delle piccole stazioni è messo a rischio dalla stagione sciistica mancata a causa del Covid?

Non avete linee di indirizzo chiare a monte e continuate a non fare nulla. Voi ve ne lavate le mani».

Nella foto d’archivio in alto, il comprensorio di Champorcher.

(re.aostanews)