Crisi di governo, verifica in stallo: Pcp inamovibile sul no al collegamento Cime Bianche
Di questo passo si finirà all’autunno con il presidente Erik Lavevaz con le deleghe di Ambiente e trasporti ancora in tasca
Crisi di governo: è stallo. Pcp resta arroccato sulle sue posizioni, con qualche distinguo, e gli autonomisti vanno in ordine sparso.
Preme per una rapida soluzione l’Union valdôtaine, frenano Av-Sa e Valleé d’Aoste Unie.
I nodi da sciogliere restano. In testa ancora il collegamento intervallivo di Cime Bianche. Sulla presenza femminile in giunta Pcp fa quadrato e ribadisce «non si discute». I progressisti dicono no anche a un ottavo assessorato. In linea l’Uv. Altre forze continuano a parlare di un ‘‘robusto tagliando’.
Di questo passo si finirà all’autunno con il presidente Erik Lavevaz con le deleghe di Ambiente e trasporti ancora in tasca.
Per la neo eletta del Leone rampante Cristina Machet, però,«è importante dare una soluzione rapida perché la crisi politica nel periodo in cui viviamo è follia. Bisogna avere la volontà di ricucire». Sul nodo rappresentanza femminile in giunta dice: «E’ auspicabile che ci sia una donna nell’esecutivo tuttavia, qualora diventasse un rompicapo, potremmo guardare alle competenze di chi andrà a ricoprire quel ruolo».
I nodi da sciogliere
Lavevaz ha già parlato con Pcp. Elio Riccarand dice: «L’incontro è stato positivo» e ribadisce che a contare non è la sedia vacante di assessore lasciata da Chiara Minelli, ma «i contenuti del programma sottoscritto a ottobre». Torna a ripetere: «La crisi è nata in contrasto al programma» e cita la svolta sull’ospedale.
Una cosa è certa: sul collegamento intervallivo di Cime Bianche non molla e torna a parlare dell’inutilità dello studio commissionato. Per Riccarand si tratta di soldi buttati al vento e porta un esempio recente: «A maggio il Ministero della Transizione ecologica ha bloccato l’ampliamento del comprensorio del Termillo perché i lavori avrebbero interessato un’area che ricadeva sotto una Zona di protezione speciale (Zps). Ora gran parte del vallone di Cime Bianche è una Zps. Il collegamento non si può fare, è una discussione inutile. Si chiarisca e si prosegua».
«Necessario un robusto tagliando»
Taglia corto il capogruppo di Av-Sa Albert Chatrian, che su Cime Bianche rilancia: «E’ una scelta politica strategica. Quando lo studio sarà terminato faremo il punto della situazione». Per la soluzione della crisi non fa una questione di tempi: «Dopo 8 mesi è necessario un robusto tagliando, verificare l’operato degli assessorati e rivedere parte della macchina amministrativa così da ripartire in maniera più convinta». Non rinnega le affinità con la parte progressista ma ne delinea il campo. «Sull’ospedale c’è stato spazio per la mediazione utile a raggiungere gli obiettivi prefissati». Solo cinque di Pcp votarono a favore dell’ampliamento.
(danila chenal)