Inchiesta BCCV, revocata la sentenza di condanna per Martino Cossard
Assoluzione definitiva anche per l'ex presidente dell'istituto per la vicenda relativa allo spostamento (mai andato in porto) della filiale a Fénis
La Corte d’appello di Torino ha revocato la sentenza con cui il 16 luglio 2019 aveva condannato Martino Cossard. Assoluzione definitiva, dunque, anche per l’ex presidente della BCC valdostana nel processo relativo allo spostamento, mai andato in porto, della filiale di Fénis dell’istituto.
Cossard era stato condannato in Appello insieme all’ex assessore regionale Ego Perron e a un altro ex presidente della BCC, Marco Linty. Solamente questi ultimi due avevano impugnato la sentenza in Cassazione, dove sono stati entrambi assolti.
Per l’effetto estensivo della pronuncia definitiva, quindi, è stata revocata la condanna anche nei confronti di Cossard.
Il commento
«Nell’esprimere il mio sollievo per una vicenda che aveva messo in dubbio la mia integrità morale – afferma Cossard -, a cui tendo al di sopra di ogni altra considerazione e che ora mi viene riconosciuta anche ufficialmente, ringrazio coloro che sempre mi sono stati vicini e hanno mantenuto nei miei confronti quella fiducia personale che mi gratifica. Bene hanno fatto i miei coimputati a proseguire con il terzo grado di giudizio, che ha permesso anche a me di fare riconoscere tale situazione di inesistenza di reati, con la revoca della sentenza di condanna a suo tempo emessa».
Le accuse
Secondo l’accusa i banchieri erano stati indotti alla stipulazione di un contratto di affitto di locali di proprietà di Perron (successivamente annullato per un vincolo d’uso dell’immobile) in cui trasferire la filiale della Bccv di Fénis. In cambio l’allora assessore avrebbe sostenuto la loro candidatura ai vertici della banca alle elezioni di rinnovo del cda, nella primavera del 2015. I tre erano imputati per induzione indebita a dare o promettere utilità.
(f.d.)