Un proposta di legge per nuove regole per la nomina del vertici dell’Ausl
La V Commissione affronterà la situazione della Casa di riposo J.B. Festaz e i voucher per la prima infanzia
Un proposta di legge per nuove regole per la nomina del vertici dell’Ausl. Nella riunione di questa mattina, mercoledì 16 giugno, la quinta Commissione “Servizi sociali” ha esaminato la proposta di legge presentata dal gruppo Pour l’Autonomie per la razionalizzazione dell’organizzazione del Servizio socio-sanitario regionale, in particolare per quanto riguarda la nomina dei vertici dell’Azienda Usl.
Le audizioni
Sono state effettuate le audizioni dell’Assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse e del dirigente della struttura assistenza territoriale, formazione e gestione del personale sanitario, Claudio Perratone, del Coordinatore del Dipartimento legislativo e aiuti di Stato, Roberta Quattrocchio e dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali.
«Gli incontri di questa mattina – dichiara il vicepresidente di Commissione, Claudio Restano (VdA Unie) -, ci hanno permesso di affrontare la questione da diversi punti di vista e tutte le parti audite hanno dato riscontro positivo a questa norma, che posso definire attesa e dovuta. Ora aspettiamo che i sindacati ci formulino alcune osservazioni e poi potremo procedere a esprimere parere. Intanto, la prossima settimana, di questa proposta di legge la seconda Commissione “Affari generali” dovrà valutare la compatibilità finanziaria».
La riunione di oggi è stata anche l’occasione per programmare i lavori di Commissione. «Abbiamo alcune questioni in sospeso da affrontare e vogliamo iniziare già dalla prossima settimana – riferisce Claudio Restano -: le tematiche principali riguardano la situazione della Casa di riposo J.B. Festaz e i voucher per la prima infanzia. Audiremo anche i rappresentanti dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione in merito all’attuazione di un protocollo d’intesa che definisce le modalità di coinvolgimento dei professionisti sanitari iscritti all’Ordine nella campagna di vaccinazione nazionale anti Covid-19.»