Treni a idrogeno: i sindacati e Adu hanno da ridire sulla proposta di legge
Due prese di posizione sull'iniziativa presentata dal consigliere di VdA Unie Claudio Restano
Treni a idrogeno: i sindacati e Adu hanno da ridire sulla proposta di legge. Filt Cgil-Fit Cisl- Savt Trasporti e Orsa stigmatizzano la mancata audizione in Commissione consiliare e Adu taccia la proposta di legge di Claudio Restano di «ennesima demagogia autonomista».
I sindacati
Si dicono «perplessi in merito alla non volontà da parte della quarta commissione del Consiglio regionale di voler svolgere audizioni in merito alla proposta di legge che contiene disposizioni per l’utilizzo della trazione a idrogeno, per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile».
Si tratta, secondo le organizzazioni dei lavoratori, di «uno sgarbo a tutti gli effetti, soprattutto se viene fatto da un organismo del Consiglio regionale quale è la commissione. La ferrovia è un problema che sta a cuore a tutti noi ed era giusto e opportuno convocare anche le parti sociali. Oltretutto sulla questione dell’ammodernamento della ferrovia era stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una legge di iniziativa popolare, che parlava proprio ‘delle disposizioni per un moderno ed efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti».
Adu
E’ duro il Movimento. «I treni all’idrogeno del consigliere Restano, che rischiano di costare alle tasche dei cittadini ancora di più dei treni bimodali di Marguerettaz (50 milioni), servono solo a far deragliare la Giunta Lavevaz e il progetto di urgente ammodernamento e elettrificazione della disastrata ferrovia valdostana».
Prosegue. «Grazie alla pressione delle 7.433 firme raccolte dal comitato “La Valle d’Aosta riparte”, il Consiglio regionale si era già espresso sia per l’elettrificazione della linea Aosta-Ivrea sia per la riattivazione della tratta Aosta-Pré-St-Didier. L’elettrificazione è finalmente all’orizzonte, il progetto è ormai completato e ci sono i 110 milioni di euro del Pnrr per realizzarlo».
L’affondo
«Ora, con la scusa dell’idrogeno, la vecchia classe politica valdostana – il peggiore autonomismo – vorrebbe sabotare questo tortuoso percorso appena avviato. Il tutto con la complicità della Lega, a cui interessa solo mettere in difficoltà l’attuale maggioranza, per occuparne al più presto le poltrone. Lo stupefacente via libera della Commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale che impegna la Giunta a presentare uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno è l’ennesimo schiaffo agli elettori e contribuenti valdostani, frutto di cinici e ignoranti giochi di potere. È l’ulteriore dimostrazione che la Regione Valle d’Aosta continua irresponsabilmente a inseguire costosi deliri di arrogante gigantismo».
(re.aostanews.it)