Treni a idrogeno, Guichardaz e Minelli (Pcp): «Una proposta di legge paradossale»
Le due consigliere ricordano che l'elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea è inserita nel Pnrr ed è finanziata per 110 milioni di euro
Treni a idrogeno, Guichardaz e Minelli (Pcp): «Una proposta di legge paradossale». Passa in IV Commissione consiliare Sviluppo economico la proposta del consigliere di Valle d’Aoste Unie Claudio Restano e la reazione delle consigliere di Pcp Erika Guichardaz e Chiara Minelli, che puntano all’elettrificazione della linea ferroviaria valdostana, non si fa attendere.
Le contestazioni
«Proporre di usare l’idrogeno per la mobilità ferroviaria in alternativa alla elettrificazione, e a tal fine prevede uno studio da realizzare entro 60 giorni per valutare vantaggi e svantaggi della tecnologia dell’idrogeno rispetto alla elettrificazione, in particolare per quanto riguarda la tratta Ivrea-Aosta, è paradossale».
Ricordano che «nell’aprile 2021 l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta è stata inserita fra i progetti finanziati dal Pnrr con una dotazione finanziaria di 110 milioni di euro. Pensare ora di rimettere in discussione tale importante risultato è una azione dannosa per la comunità valdostana».
Sottolineano: «La legge 22 del 2016 è nata da una iniziativa popolare sottoscritta da oltre 7000 elettori, è stata votata all’unanimità dal Consiglio regionale ed ha come punto qualificante proprio l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta».
L’affondo
«Quanto approvato in Commissione modifica quella legge senza offrire alcuna reale prospettiva, visto che in Italia non esiste attualmente nessuna linea ferroviaria funzionante ad idrogeno. Si tratta di bloccare un investimento sicuro e definito nel tempo per tenere la Valle d’Aosta ancora per decenni in una situazione in cui si usano treni a trazione diesel che inquinano e costano di più. La proposta di normativa non ha neppure copertura finanziaria per lo studio che ci si propone di realizzare e i 60 giorni di tempo indicati nell’articolato non sono certo sufficienti realizzare tale studio. E’ in buona sostanza una presa in giro dei cittadini valdostani».
(re.aostanews.it)