Rifiuti: il Tar accoglie il ricorso del gestore della discarica di Chalamy
I giudici amministrativi hanno dichiarato irricevibile anche il ricorso del Comitato 'La Valle non è una discarica'
Rifiuti: il Tar accoglie il ricorso del gestore della discarica di Chalamy.
Il Tar della Valle d’Aosta ha accolto i ricorsi delle società proprietaria ‘Cape’ e della società di gestione ‘Dimensione Green’ contro la delibera che revoca l’autorizzazione per il primo lotto della discarica per rifiuti inerti in località Chalamy, a Issogne, laddove si parla di rifiuti speciali provenienti da altre regioni
Il provvedimento della Giunta del mese di marzo 2020 aveva revocato l’autorizzazione (che risaliva al 2014) a smaltire rifiuti speciali provenienti anche da altre regioni.
Ma lo scorso aprile la Consulta aveva dichiarata l’incostituzionalità della legge approvata dal Consiglio Regionale.
Il Tar ha anche respinto il ricorso del Comitato ‘La Valle non è una discarica’ contro la delibera regionale del 2014 in base alla quale, l’aumentata capacità dell’impianto rendeva di fatto possibile lo smaltimento di 123 tipologie di rifiuti anziché le sole otto previste dal progetto iniziale.
I giudici amministrativi hanno dichiarato irricevibile il ricorso.
Il Comitato ‘La Valle non è una discarica’ faceva riferimento alla zona vincolata dal punto di vista idrogeologico, «dove è inconcepibile colmare di rifiuti una voragine che si trova stretta da un lato dal torrente Chalamy – dal quale dista meno di 200 metri e dall’altro dalla Dora, distante 700 metri e senza aver commissionato uno studio idrologico e idraulico del bacino del torrente che tenga conto anche dei potenziali rischi di colate detritiche».
(re.aostanews.it)