Estate in Valle d’Aosta: pro loco preoccupate per l’incognita green pass
L'Unione delle Pro loco sottolinea la difficoltà a trovare volontari, le incombenze burocratiche e le pressanti norme anti-Covid che mettono a rischio tanti appuntamenti.
Estate in Valle d’Aosta: pro loco preoccupate per l’incognita green pass.
Il Covid ha spazzato via l’80% degli eventi organizzati dalla pro loco.
Una débâcle.
Ma dimostrando volontà e coesione, il 65% delle pro loco italiane si è attivato per iniziative sociali, prodigandosi in iniziative di aiuto a vantaggio delle comunità mentre il 50% ha avviato raccolte fondi.
«Siamo molto preoccupati – commenta il presidente delle pro loco valdostane Pericle Calgaro -. Questa seconda estate dalle mille incognite non ci fa stare sereni.
Le tante incombenze burocratiche, la burocrazia asfissiante, le norme in materia di safety e security…, sono troppe le questioni che mettono paura.
Il ruolo di sentinelle del territorio non è mai venuto meno, ma la situazione è diventata insostenibile e sempre più assistiamo allo scioglimento delle pro loco.
Anche in Valle la tendenza è questa: si fa sempre più fatica a trovare volontari, un po’ per i ritmi di vita frenetici che non lasciano molto tempo libero, un po’ perchè gli obblighi sono così stringenti da demotivare ogni entusiasmo».
Nella nostra regione sono 30 quelle associate all’Unione italiana pro loco d’Italia a fronte di 57 pro loco.
Nel bel Paese, su 6200 pro loco, 4700 sono associate Unpli.
Un esercito capace di organizzare eventi di portata medio-grande, sagre, mercatini, rievocazioni storiche, spettacoli, cene a tema e di promuovere il territorio a 360º che però è in grande sofferenza.
In questa estate 2021, l’incognita più grande è legata al green pass.
«E’ davvero inimmaginabile pensare di controllare il green pass di ogni persona che partecipa a una sagra o una serata – spiega Calgaro – pensiamo alla logistica e agli spazi per organizzare ingressi, uscite, zone di controllo ma anche ai tempi necessari per eventi che richiamano centinaia e centinaia di eventi -.
Chiedere a ogni visitatore il green pass, annotare gli estremi e conservare i dati per 14 giorni è davvero impraticabile».
Già nei mesi scorsi le pro loco avevano scritto al Governo, chiedendo sostegno per una ripartenza autentica.
Nei mesi scorsi ad esempio, le pro loco avevano chiesto l’azzeramento delle imposte e dell’Iva, ma anche un aiuto di Stato capace di generare liquidità nelle associazioni per poter sostenere progetti turistici.
Covid ma non solo nell’assemblea dell’Unpli di inizio settimana.
Calgaro ha ricordato la giornata nazionale delle Pro loco d’Italia alla quale – è indicativo – ha aderito soltanto una pro loco valdostana: quella di Brissogne che per domenica 11 luglio propone ‘A la découverte des glaciers’, una giornata alla scoperta dei ghiacciai del Monte Bianco.
«E’ un momento in cui ci si sta confrontando, nel quale non ci sono ancora idee e gli interrogativi sono tanti» – puntualizza Calgaro.
Il presidente dell’Unpli valdostana ha presentato i memorandum Siae e Lea Soundreef per i diritti d’autore, ma anche la bozza di legge sulla sicurezza che normerà safety e security e che prevede un contributo per le pro loco di 5 mila euro a fronte di una spesa doppia.
Altro argomento di discussione è stata la legge del III settore e l’iscrizione del Registro unico degli enti del terzo settore che probabilmente slitterà in autunno e che prevede che le pro loco siano iscritte nell’elenco delle Associazioni di Promozione Sociale.
Nella foto in alto, uno scatto dal triangolo enogastronomico Valpelline-Lucoli-Mirandola di due settimane fa.
(c.t.)