Treni idrogeno: passa la proposta di legge emendata con 27 voti a favore
Con voto segreto sono stati 7 i no e una astensione
Treni idrogeno: passa la proposta di legge emendata con 27 voti a favore. Sono stati 7 i no. C’è stata un’astensione. Il voto era segreto. In aula durante la discussione sulla proposta di legge di Claudio Restano è tiro al bersaglio sull’ex assessora ai trasporti Chiara Minelli che ha difeso a spada tratta la scelta sull’elettrificazione e rivolgendosi a Restano ha detto «Lei resta con un pugno di mosche in mano».
Politica è mediazione
Ribatte Restano: «L’articolo 1 sull’idrogeno non muta. L’emendamento non cassa lo studio. Si ha forse paura di ciò che emergerà? Io la legge non l’avrei emendata ma la politica è dialogo, mediazione e compromesso. Questo è normale. Voterò convintamente l’emendamento». «Magari domattina nasce il comitato contro ‘l’idrogeno esplosivo’ (del rischio di esplosioni aveva parlato nel suo primo intervento Minelli ndr)» tuona Pierluigi Marquis.
«I cittadini non vanno terrorizzati e disinformati» ha aggiunto il consigliere di Av-Sa.
«Se lei non chiede e non fa, non vedo perché ci dovrebbero essere audizioni. Non capisco la sua doglianza sulla rapidità dei tempi. Ci sono leggi che languono in Commissione, come quella sui rifiuti. Se la prenda con se stessa, con il suo gruppo di appartenenza sempre che sia ancora il suo gruppo» ha rincarato il capogruppo della Lega Andrea Manfrin.
Il presidente della Giunta Erik Lavevaz ha commentato: «E’ un argomento di interesse, la transizione ecologica anima il dibattito nel mondo intero. Sono strategie di sviluppo in continuo mutamento. Dell’idrogeno è stato detto tutto. Sono convinto che il suo utilizzo nella mobilità su gomma sia praticabile. In ambito ferroviario la discussione è stata ‘drogata’ dalla tensione politica. Non è una formula alternativa all’elettrificazione. Non bisogna generalizzare. E’ uno strumento di accumulo che potremmo paragonare a una batteria. La vera sfida tecnologica sta nell’aumentare l’efficienza e giungere a una minore dispersione di energia nella fase di produzione».
L’emendamento
«La Giunta, previa consultazione con gli operatori di sistema per quanto concerne gli investimenti infrastrutturali relativo al trasporto pubblico, presenta all’esame del Consiglio regionale uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno finalizzato alle verifiche economiche, ambientali e di integrazione tra i diversi vettori energetici, fermi restando i già previsti interventi di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea in corso di progettazione di Rete Ferroviaria Italiana e indicati nell’allegato al Pnrr».
Per quanto concerne la riapertura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier un secondo emendamento recita: «lo studio deve contenere la valutazione costi e benefici dell’utilizzo del vettore energetico idrogeno come opzione idrogeno come opzione ulteriore rispetto a quelle oggetto di valutazione per tale tratta».
(da.ch.)