Tribunale diritti del malato chiede conto della qualità del cibo negli ospedali valdostani ma non ottiene risposte
In seguito a segnalazioni Cittadinanzattiva si è rivolta all'Ausl VdA che non si è fatta viva.
Il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva Valle d’Aosta chiede conto della qualità del cibo negli ospedali valdostani ma non ottiene risposte. In seguito a segnalazioni Cittadinanzattiva si è rivolta all’Ausl VdA che non si è fatta viva.
La vicenda
Comunica di avere ricevuto «segnalazioni di cittadini che, a seguito di ricovero ospedaliero all’ospedale Umberto Parini di Aosta, lamentano la scarsa qualità del cibo offerto ai degenti e di essersi fatto portavoce presso la direzione Ausl-VdA per gli interventi di competenza, nella convinzione che curare un malato significa prendersi cura dell’intera persona, cercando di avere come fine non solo l’eliminazione della malattia e della sofferenza, ma anche la salvaguardia e, se possibile, la promozione della qualità della vita».
Sottolinea: «Dedicare attenzione al vitto ospedaliero significa non solo valorizzare le professionalità di riferimento, ma anche potenziare il valore di consolazione e recupero che il cibo ha da sempre nell’esperienza dell’uomo, ancor più nei momenti di malattia e solitudine, una solitudine che, nel caso dei degenti, è resa talora più penosa dalla difficoltà, accentuata dalla pandemia, di godere della vicinanza e cura dei propri cari».
Conclude: «In merito, si evidenzia di essere a oggi in attesa di risposta e si chiede collaborazione ai cittadini e agli organi di informazione a tutela delle persone e delle comunità».
(re.aostanews.it)