Covid, il direttore sanitario Giardini: «Reale il rischio di quarta ondata, vacciniamoci»
«La Valle non può permettersi un altro inverno senza turismo», sottolinea
Il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha lanciato l’allarme. I casi di positività quintuplicheranno entro le prossime due settimane. Come se non bastasse, è arrivato l’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevede l’arrivo di nuove e pericolose varianti. Colpa della variante Delta e della sua contagiosità straordinaria ma anche di un fronte dei vaccinati non così compatto che fa sì il virus trovi persone più vulnerabili e le infetti. Queste, a loro volta ne infettano altre, complice un clima di rischio affievolito nell’ultimo periodo e una minore attenzione alle misure di protezione.
La variante Delta è in aumento anche in Italia e nei giorni scorsi ha fatto capolino nella nostra regione. Il Laboratorio Analisi della Struttura Complessa Analisi Chimiche dell’azienda Usl ha riscontrato quattro casi della variante Delta; la positività è stata confermata dal sequenziamento effettuato all’Istituto Zooprofilattico di Torino.
«Ci aspettiamo una risalita dei contagi»
«Ce lo aspettavamo così come nelle prossime settimane ci aspettiamo una risalita significativa dei contagi – commenta il direttore sanitario dell’azienda Usl Guido Giardini -. Ci sono tanti valdostani in vacanza in Spagna, Portogallo, Grecia che nei prossimi giorni rientreranno -. Lo abbiamo appena visto con i primi quattro casi di variante Delta che hanno interessato tre ragazzi classe 2002 di rientro dalla Spagna e di quarantenne di ritorno dal Sud Italia, dove era stato segnalato un focolaio importante -. L’uomo era vaccinato; i tre giovani no».
«Il vaccino preserva dalla malattia in forma grave»
Dottor Giardini, perché vaccinarsi?
«Lo ripeto, il vaccino non protegge al 100%, certamente preserva dalla malattia in forma grave, ma è comunque necessario adottare le misure di sicurezza». Anche nel caso dei turisti spagnoli, due dei quattro contagiati erano vaccinati. Gli altri avevano tamponi negativi che si sono positivizzati, prima uno, poi gli altri tre.
«L’unica possibilità è realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi – spiega Giardini -. Nelle prossime settimane dovremo essere bravi a isolare i contatti di quei turisti o residenti positivi che arrivano o rientrano dalle zone più a rischio, Spagna e Portogallo, ma anche parte del Nord Europa e impedire al virus di circolare».
«Muovetevi con cautela»
«Mi sento di suggerire estrema cautela nei movimenti – prosegue il dottor Giardini -. Dove possibile, nel rispetto degli intervalli di somministrazione consigliati dall’Agenzia del Farmaco, anticipare la seconda dose ed è importantissimo non abbandonare le misure di sicurezza. Il calo dei contagi ha certamente dato la percezione di un pericolo affievolito che ha fatto calare l’attenzione».
«Rischio quarta ondata reale»
«Non possiamo permetterci che il nostro ospedale chiuda nuovamente dei reparti, causando il rinvio di operazioni o ulteriori ritardi negli esami diagnostici e sottraendo spazi alle altre specialità per fare spazio ai reparti Covid. Ripeto per l’ennesima volta il mio invito a vaccinarsi con fiducia; il mese di agosto segnerà un po’ l’ultima tappa di un lungo percorso nel quale auspico che giovani e meno giovani abbiano convintamente aderito alla campagna vaccinale», sottolinea. «Il rischio quarta ondata è reale – conclude il direttore sanitario dell’azienda Usl -. Dobbiamo anche pensare ai prossimi mesi; a un inverno che questa regione non può permettersi di affrontare di nuovo orfana del turismo invernale».
(Cinzia Timpano)