Sci: si profila l’utilizzo del green pass per gli impianti a fune
Lo ha ipotizzato il presidente della Valle d'Aosta Erik Lavevaz
Si profila l’ipotesi del green pass per l’utilizzo degli impianti a fune. Lo ha prospettato il presidente della Giunta Erik Lavevaz nel fare il punto sulla campagna vaccinale per il Covid-19. «La campagna di vaccinazione – ha spiegato – si lega alla riapertura in sicurezza della scuola ma anche al futuro della stagione invernale. L’anno scorso è stata disastrosa, con chiusure continue e prospettive di riapertura sempre rimandate. Riaperture che poi non ci sono mai state. Ieri abbiamo avuto un incontro con il ministro Enrico Giovannini sul trasporto pubblico locale nel quale si è parlato anche degli impianti di risalita, e della possibilità di prevedere il green pass per il loro utilizzo, soprattutto per mantenere una capienza alta».
I vaccinati
«Più di 80.000 valdostani hanno già ricevuto almeno la prima dose di vaccino, siamo nei tempi che ci eravamo prefissati». Lo ha riportato il presidente che ha aggiunto: «Rimangono sacche di persone critiche o dubbiose che vanno convinte». Su una platea vaccinale di poco più di 110 mila valdostani vaccinabili il 73,8% (al netto di lavoratori stagionali non residenti e turisti ) ha ricevuto la prima dose e 61,23% ha completato il ciclo.
Il 25% del personale scolastico che non ha ancora il Green pass.
In Valle d’Aosta ci sono ancora 68 sanitari che non sono vaccinati né hanno presentato certificati medici in tal senso. In totale sono 243 i sanitari – medici, infermieri e operatori socio-sanitari – che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, ma in 175 hanno presentato un certificato medico.
Degli 11 ricoverati per coronavirus dal 16 giugno a oggi solo uno aveva concluso correttamente il ciclo vaccinale. Nessuno è finito in terapia intensiva. La Valle d’Aosta è prima in Italia per le terapie monoclonali.
(da.ch.)