Alpini: oggi la sezione valdostana compie 98 anni
Le Penne Nere valdostane sono quasi 5 mila; la sezione valdostana nacque il 6 settembre 1923 quando alcuni Alpini combattenti della Grande Guerra si riunirono al municipio di Aosta.
Alpini: oggi la sezione valdostana compie 98 anni.
Sono quasi 5 mila gli Alpini valdostani, riuniti in 71 sezioni che oggi, lunedì 6 settembre, celebrano il 98esimo compleanno della sezione valdostana.
Era infatti il 6 settembre 1923 quando alcuni Alpini combattenti della Grande Guerra si riunirono in municipio, ad Aosta, per fondare la sezione valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini.
Non ci saranno particolari celebrazioni quest’oggi, anche se le Penne Nere sono già al lavoro per l’appuntamento del centenario.
Al lavoro per il centenario
«Siamo al lavoro per riuscire a ottenere l’Adunata intersezionale di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Savoia, il secondo appuntamento per importanza dopo l’Adunata nazionale che il prossimo anno si terrà a Rimini – spiega il capogruppo di Aosta e vice presidente della sezione valdostana Carlo Gobbo -.
Non solo, abbiamo avviato un progetto per la realizzazione di statue lignee di grandi dimensioni da dislocare ai giardini Lussu e in altri luoghi simbolo della città che ricorderanno la ricorrenza dei 100 anni dalla fondazione».
L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente azzoppato le occasioni di incontro, ma le Penne Nere non hanno certo avuto modo di annoiarsi e per la prima volta nella quasi centenaria storia della sezione dell’Ana, lo scorso giugno, hanno ospitato la riunione del Consiglio direttivo nazionale che ha tenuto i suoi lavori su Skyway.
«E’ stata una bella occasione d’incontro dopo un anno particolarmente impegnativo» – spiega il presidente della sezione valdostana Carlo Bionaz –.
Il ricordo dei defunti
«Mercoledì 22 settembre, come lo scorso anno, ci ritroveremo in piazza Chanoux per ricordare gli oltre 100 Alpini che sono andati avanti.
Sarà una cerimonia molto semplice e nel rispetto delle norme anticontagio – precisa Bionaz – abbiamo organizzato anche la sfilata delle madrine; le madrine delle sezioni valdostane riceveranno la coccarda e grazie al loro status di ‘amiche degli Alpini’ potranno portare il cappello norvegese».
Al lavoro per la comunità
La pandemia ha sospeso il piacere di incontrarsi ma non ha interrotto il significativo contributo che gli Alpini donano alla comunità.
«Dopo le prime settimane di smarrimento, lo scorso anno abbiamo iniziato con la distribuzione delle mascherine – spiega il presidente della sezione valdostana dell’Ana -. Abbiamo proseguito con il servizio spesa e il servizio di smaltimento dei rifiuti per le famiglie in isolamento.
A mano a mano che le misure sono state allentate, abbiamo continuato il servizio di consegna dei pacchi alimentari alle famiglie bisognose, ma anche aiutato le parrocchie per l’ingresso nelle chiese e misurato la temperatura nelle scuole ai ragazzi che dovevano sostenere l’esame di maturità.
Per quattro mesi, gli alpini hanno prestato servizio ai consultori di Plan Felinaz, Nus e Saint-Pierre per contingentare gli accessi e dopo aver acquistato una macchina sanificatrice, abbiamo anche provveduto a disinfettare chiese e luoghi pubblici».
Gli Alpini hanno anche consegnato 1015 buoni spesa da 70 euro ciascuno ai sanitari in prima linea durante i mesi più duri della pandemia.
L’emergenza sanitaria ha rallentato, ma le Penne Nere sono ancora in servizio permanente al palaindoor, per la vaccinazione di massa e al drive in dove quotidianamente si effettuano i tamponi.
Quattro volontari svolgono anche un servizio di navetta ad Arpy, a sostegno di alcuni ragazzi.
Impegno in loco ma anche hors frontières. E’ il caso ad esempio, del gruppo Beauregard Scuola Militare Alpina; da maggio e fino ai primi giorni di agosto, il gruppo guidato da Gianfranco Baudone ha fornito 3216 ore di volontariato, con 57 volontari tra Alpini e aggregati, distribuiti in 509 turni di lavoro al Palazzo delle Scintille di Milano, il più grande centro vaccinale del capoluogo lombardo.
Sul territorio, sono state organizzato piccole corvée, messe e occasioni di incontro dai piccoli numeri, come ad esempio il gruppo di Montjovet che a Rodoz ha celebrato il ventennale della ristrutturazione della Cappella o il gruppo di Bionaz che al lago Lexert ha voluto ricordare Romano Blanc, Giuseppe Blanc ed Eugenio Vergeron.
Nella foto in alto, uno scatto dalla cerimonia organizzata il 22 settembre dello scorso anno in piazza Chanoux per ricordare gli Alpini morti di Covid.
(cinzia timpano)