Alliance valdôtaine strizza l’occhio all’Uv nel suo 76° compleanno
Av evoca «lo spirito unificatore» e rilancia l'ipotesi di 'réunification'.
Alliance valdôtaine, per i 76 anni dell’Union valdôtaine evoca «lo spirito unificatore». Insomma strizza l’occhio al Leone rampante e rilancia il processo di ‘réunification’.
Il messaggio
Scrive in una nota: «Il 13 settembre 1945 nasceva l’Union Valdôtaine, partito che allora raggruppava gli autonomisti di tutte le tendenze politiche, con l’obiettivo di promuovere e difendere gli interessi del popolo valdostano».
Nel congratularsi con l’Uv per il traguardo raggiunto, il gruppo esecutivo di Alliance Valdôtaine sottolinea: «Il ruolo essenziale di tutte le componenti dell’area autonomista nell’impegno per il benessere sociale, culturale ed economico della Valle d’Aosta e auspica che lo spirito unificatore e innovativo che animava all’epoca i fondatori dell’Union Valdôtaine possa tornare affiorare e caratterizzare il dibattito politico nel senso del rispetto e dell’onestà».
Conclude la nota: «Per Alliance, ridurre le spaccature dell’Uv a meri personalismi sarebbe riduttivo, non farebbe che disturberebbe il regolare svolgimento dei confronti necessari per armonizzare il quadro politico; senza la volontà di un’analisi profonda e realistica del recente passato e senza rinnovati passione ed entusiasmo, sarà difficile gettare solide basi per un rilancio unitario della politica autonomista, con l’effetto scontato di lasciare più spazio ai partiti nazionali».
Dalle parti dell’Uv
Nel ricordare il 76° anniversario della nascita del Mouvement la presidente Cristina Machet – in un’intervista su Gazzetta Matin di lunedì 13 settembre – è tornata sull’ipotesi di una nuova casa comune.«Cercheremo di ricostituire l’area autonomista che, in fondo, è accomunata dagli stessi valori ma con i tempi e i modi dovuti. In Consiglio Valle stiamo lavorando in modo proficuo. Sarà comunque un percorso lungo e delicato. Ho affrontato l’argomento ‘réunion’ con le sezioni sul territorio e gli animi sono divisi: c’è chi frena e chi accelera. E’ difficile fare un discorso asettico anche alla luce dei distacchi più recenti. Il dibattito resta acceso. La collaborazione tra autonomisti al governo è un primo tassello. Certo meno fragmentati siamo, più siamo forti e più facciamo argine contro i partiti nazionali».
Dei due decenni di scissioni dice: «Bisogna seguire un’ideologia e non le persone. Le scissioni ritengo siano avvenute per posizioni personali che non metto in discussione. L’ideologia, i valori sono alla base di movimenti e partiti e non i personalismi».
(d.c.)