Consiglio Valle: seduta straordinaria su sentenza della Corte dei Conti e responsabilità degli amministratori
A sostegno del dibattito arriva in aula il parere del noto giurista Giovanni Guzzetta. Presa di posizione del Savt
Consiglio Valle: seduta straordinaria su sentenza della Corte dei Conti e responsabilità degli amministratori.
La sentenza della Corte dei Conti resta sullo sfondo, ufficialmente il Consiglio Valle straordinario, convocato domani mercoledì 15 settembre, è chiamato a discutere della tutela delle prerogative costituzionali e funzioni del Consiglio regionale e dei Consiglieri. A sostegno del dibattito arriva in aula il parere del noto giurista Giovanni Guzzetta, richiesto da alcuni consiglieri regionali (tra cui il Presidente della Regione, Erik Lavevaz). E’ probabile che al termine dei lavori venga presentata e votata una risoluzione in tal senso
Le preoccupazioni
L’Union valdôtaine, i partner di maggioranza e Pour l’autonomie hanno manifestato forte preoccupazione su come poter fare politica dopo la sentenza.
Nel chiedere la convocazione di un’assemblea straordinaria non aveva usato giri di parole Pla: «La sentenza della Terza Sezione Centrale di Appello della Corte dei Conti sui finanziamenti al Casinò di Saint-Vincent rappresenta un grave attacco all’istituzione del Consiglio regionale della Regione autonoma Valle d’Aosta. E’ paradossale che gli amministratori che con una deliberazione di Consiglio hanno permesso di sostenere un importante patrimonio della nostra regione, il quale ancora oggi è fonte di reddito diretta e indiretta per molti valdostani, si trovino oggi a dover rispondere con il loro patrimonio di queste scelte».
Più sfumata la presa di posizione dell’Uv: «Una riflessione sul ruolo di consigliere o assessore è oggi necessaria e si traduce in un sentimento di preoccupazione pesante come un sasso posto sulle spalle di ogni amministratore pubblico».
Per l’assessore Luciano Caveri voce di VdA Unie: «Quanto scritto dai giudici contabili non è affatto acqua fresca e rischia di avere un impatto molto forte sui poteri e le competenze della Valle d’Aosta e sugli spazi di libertà decisionale di Assemblea e Governo».
Si era chiesto Pierluigi Marquis (Av-Sa): «Chi si assumerà ancora delle responsabilità nei Consigli regionali e nei Comuni? Prima di prendere decisioni si dovrà chiedere parere preventivo alla Corte dei Conti?».
Non ultima è intervenuto lo Stato che ha impugnato la legge regionale sul funzionamento della Finaosta in particolare sui compensi agli amministratori.
Lega VdA
Non prende posizione la Lega Valle d’Aoste e il suo capogruppo Andrea Manfrin si limita a dire: «Andremo in aula e ascolteremo. Non conosciamo i contenuti a cui faranno riferimento gli autonomisti».
Pcp
Stesso atteggiamento per il gruppo alleato di Pcp «staremo a vedere» anche se ribadisce quando già espresso: «Seppur valutando che sia necessario un momento di approfondimento sulla questione casinò e relativa sentenza il gruppo ritiene che lo strumento del Consiglio regionale non sia quello più adeguato per affrontare questa delicata tematica».
Mette le mani avanti sul documento finale. Lo fa sulla pagina online di Rete civica. Scrive: «L’unico testo che si potrebbe valutare positivamente è l’affidamento di un incarico alla prima Commissione consiliare di un approfondimento delle tematiche relative alle responsabilità dei pubblici amministratori così come chiesto da molti Sindaci; è un tema che riguarda non solo la Valle d’Aosta ma tutta la pubblica amministrazione e che merita l’acquisizione di pareri competenti e di adeguata documentazione. Un lavoro che certo non si può fare in una adunanza di un Consiglio regionale convocato in via straordinaria, senza una preventiva definizione dei temi e senza un loro approfondimento».
Le ricadute
Ricordiamo che le condanne rischiano, in caso di mancato pagamento delle somme dovute (da 2,4 mln a 566mila euro), di portare fuori da piazza Deffeyes sei attuali consiglieri regionali. Fra le 16 firme che avevano accompagnato la richiesta di consiglio regionale straordinario compaiono anche quelle dei sei condannati: Pierluigi Marquis, Claudio Restano, Aurelio Marguerettaz, Renzo Testolin, Mauro Baccega e Augusto Rollandin.
Savt: consiglieri regionali liberi di fare scelte nel rispetto delle leggi
«Il nostro timore è che, qualora ci trovassimo in una situazione in cui dovesse prevalere l’incertezza sui confini e gli ambiti di azione delle istituzioni politiche e di quelle giudiziarie, sarebbe forte il rischio di andare verso un pericoloso rallentamento dell’attività di governo e legislativa, con gravissime conseguenze sul futuro dei lavoratori e dei cittadini, nonché in generale sullo sviluppo della nostra Regione», scrive il Savt in una nota.
Ecco perché il Savt ritiene che «il Consiglio Regionale straordinario convocato per domani rappresenti l’occasione per riaffermare e rafforzare il principio in base al quale l’operato dei consiglieri regionali, nel momento in cui siano stati acquisiti i dovuti pareri di legittimità e vengano rispettate le norme e le leggi, non possa e non debba portare a delle conseguenze sulla loro sfera personale».
Il Savt ritiene che «nell’assoluto rispetto della legittimità delle norme e delle leggi, i consiglieri regionali dovranno infatti sentirsi liberi di fare le scelte che ritengono essere le migliori per il futuro della nostra comunità, così come tra l’altro prevedono l’art. 122 della Costituzione e l’art. 24 dello Statuto Speciale di Autonomia. A valutare il loro operato spetterà poi ai cittadini quando saranno chiamati nuovamente alle urne. Sarà quello il momento della verità».
(da.ch.)