Penne Nere: nel giorno del Patrono, si ricordano gli Alpini andati avanti
Oggi, mercoledì 22 settembre, si celebra san Maurizio. In piazza Chanoux, la commemorazione degli oltre 100 Alpini andati avanti nel 2021 e la cerimonia dedicata alle Madrine
Penne Nere: nel giorno del Patrono, si ricordano gli Alpini andati avanti.
Oggi, mercoledì 22 settembre gli Alpini celebrano il loro Patrono san Maurizio.
Anche quest’anno, sarà l’occasione per ricordare gli Alpini andati avanti; sono purtroppo tanti, dallo scorso settembre oltre cento.
La cerimonia si terrà in piazza Chanoux.
Tutti i 71 Gruppi saranno presenti con i capigruppo, gli Alfieri e le Madrine.
Due settimane fa – lunedì 6 settembre, la Sezione valdostana dell’Associazione nazionale Alpini ha celebrato il 98º anniversario dalla sua fondazione.
Un impegno «costante e continuo, su più fronti che l’emergenza sociale e sanitaria portata dalla pandemia ha reso indispensabile» – ha commentato il presidente dell’Ana VdA Carlo Bionaz.
Nel 2023, per celebrare al meglio il centenario dalla fondazione, la Sezione valdostana si è candidata a ospitare l’Adunata intersezionale del Raggruppamento che comprende Piemonte, Liguria e i cugini francesi della Savoia.
La cerimonia di oggi
L’appuntamento è oggi alle 18.30 in piazza Chanoux; si comincerà con il saluto alla Bandiera e dopo tre squilli di tromba, la Fanfara suonerà l’Inno di Mameli.
Saranno poi resi gli onori ai Caduti e dopo tre squilli tromba la Fanfara suonerà la Canzone del Piave.
Verrà poi reso un omaggio floreale ai piedi del Monumento e suonato il Silenzio.
Verranno quindi letti i nomi degli Alpini andati avanti e seguirà la lettura della Preghiera dell’Alpino. La seconda parte della cerimonia è dedicata alle madrine. Il Consiglio sezionale ha infatti deciso che le Madrine diventassero ‘Amiche degli Alpini’, figura istituzionale che prevede la possibilità di vestire il cappello norvegese.
La madrina della sezione valdostana, Laura Quaizier, vedova Todeschi, chiamerà le madrine, consegnando il cappello e la coccarda tricolore.
«Viene così riconosciuta l’importanza del ruolo della madrina che all’interno del Gruppo alpino, raccoglie il testimone storico di coloro che, soprattutto durante la Grande Guerra, assicurarono assistenza morale ai tanti soldati al fronte – precisa il vice presidente Carlo Gobbo -.
Quelle erano le Madrine di Guerra, giovani ragazze, madri e spose che ebbero il compito di tenere alto il morale delle truppe; erano esercizi di dovere patriottico; molte poi diventarono legami di profonda amicizia, a volte anche matrimoni.
Le Madrine oggi sono sono donne che hanno respirato in famiglia l’alpinità di padri, mariti e fratelli e che dedicano parte del loro tempo a coordinare le attività del gruppo di appartenenza».
Nella foto in alto, la commemorazione dello scorso anno in piazza Chanoux.
(c.t.)