Sanità: in dirittura di arrivo il nuovo Piano della salute
Sanità: in dirittura di arrivo il nuovo Piano della salute. Lo ha anticipato in aula l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse, rispondendo in Consiglio Valle a un’interrogazione del vice capogruppo della Lega Stefano Aggravi che chiedeva conto della riforma del modello di medicina di base di cui stanno discutendo le Regioni.
Risponde Barmasse: «Le strutture dell’assessorato seguono regolarmente i lavori dei tavoli tecnici interregionali ai quali intervengono anche rappresentanti ministeriali. Inoltre, partecipa – con le Regioni Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Umbria e Sardegna – al gruppo di lavoro Agenas per la cabina di regia costituita presso il Ministero della salute in relazione al Patto per la salute 2019-2021. L’assessorato sta ultimando la definizione del Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025, che rappresenterà il documento di programmazione regionale e che già tiene conto della nuova impostazione dei servizi territoriali».
Il contributo
Prosegue: «Lo specifico contributo che la Valle d’Aosta intende portare sul tavolo delle Regioni è quello di una sfida volta a ridisegnare il modello di assistenza territoriale regionale che, da una parte, sia adempiente ai requisiti richiesti ai livelli nazionale e correlati ai finanziamenti del Pnrr e che, dall’altra, possa dare quelle risposte urgenti e concrete alle peculiarità del nostro territorio di montagna, particolarmente complesso dal punto di vista morfologico e demografico. La riorganizzazione dovrà pertanto attuare politiche di razionalizzazione e di efficientamento, ma al contempo dovrà continuare a garantire l’assistenza in modo capillare sull’intero territorio regionale, pur nella consapevolezza che il sistema sanitario regionale, fatto essenzialmente di medicina di montagna, sconterà costi più elevati rispetto alle altre regioni.
Il documento presentato al Ministero è legato essenzialmente ai nuovi tipi di contratti e obblighi, tra cui quello di associazioni o gruppi di medici per garantire un servizio anche nelle zone più periferiche, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Permane la carenza di medici di medicina generale: un problema che pare di più difficile risoluzione rispetto a quello ospedaliero e su cui l’Azienda Usl sta lavorando, anche con l’elaborazione di un progetto di attrattività che riguarda non solo l’ospedale, ma anche il territorio. L’assessorato mantiene stretti contatti a livello nazionale, riportando l’attenzione sulle zone di montagna».
La replica
Il Consigliere Aggravi si è detto soddisfatto della risposta «che ha fatto un quadro completo. In Valle d’Aosta bisogna lavorare su due fronti: l’assistenza ai turisti, in modo da non perdere flussi turistici, soprattutto esteri, e l’assistenza ai residenti; per quest’ultimo aspetto, ben venga la telemedicina. Spesso ce ne dimentichiamo, ma l’attrattività dei medici è il primo baluardo per evitare un sovraccarico di attività ospedaliera. Sono contento che, almeno nel settore sanitario, forse riusciremo a prendere il treno dei fondi del Pnnr. Importante che ci sia costante attenzione sui territori di montagna, nonostante i piccoli numeri.»
Condividi