Regione, Marguerettaz Uv: «Guichardaz e Minelli sono fuori dal perimetro di maggioranza»
Lo ha detto in Consiglio Valle il capogruppo dell'Union valdôtaine commentando il cambio alla guida del gruppo Progetto civico progressista
Regione, Marguerettaz Uv: «Guichardaz e Minelli sono fuori dal perimetro di maggioranza». Lo ha detto in Consiglio Valle il capogruppo dell’Union valdôtaine Aurelio Marguerettaz, commentando il cambio alla guida del gruppo Progetto civico progressista.
Esautorata Erika Guichardaz, Paolo Crétier è il nuovo capogruppo e Andrea Padovani il vice.
L’interrogativo
Si è chiesto Marguerettaz: «Credo che una domanda sorga spontanea. Le colleghe Guichardaz e Minelli dove si collocano? in maggioranza o in minoranza? Non è questione di poco conto. La collega Minelli non è inserita all’interno di una commissione come vuole il regolamento. Le colleghe si collocano al di fuori del perimetro della maggioranza. Io chiederei loro di fare chiarezza».
Verifica
Ha replicato Minelli: «Fin dal mese di giugno Pcp ha presentato un documento con una serie di punti sui quali confrontarsi per capire se c’era ancora l’alleanza. Non abbiamo mai avuto una risposta diretta. Più volte abbiamo detto che si doveva fare una verifica. Se la si vorrà fare si capirà. Sono passati mesi e non si è fatto nemmeno un cenno a questo. Parlo come Pcp. Ho chiesto quest’estate cosa avrei potuto fare nelle commissioni. Il perimetro della maggioranza è da definire ma sulla base dei programmi sottoscritti».
Le divisioni
Ha commentato così il colpo di mano Guichardaz: «Le divisioni nel gruppo ci sono: ci sono persone che pur di mantenere gli accordi con gli autonomisti vengono meno agli impegni e ai programmi concordati. Insieme con la collega Minelli, non ho mai portato avanti posizioni personali, ma ho preso come riferimento i ragionamenti fatti negli organismi dirigenti di Pcp. Sono i cinque Consiglieri che si comportano in questo modo, staccandosi dalla base che ha permesso la loro elezione; sono loro ad aver compiuto una scelta personale devastante in contrasto con il grande sforzo unitario fatto per costruire Pcp».
I cinque lascino Pcp
Sulla stessa lunghezza d’onda la collega Minelli: «Pcp non è certo una realtà che si esaurisce nel gruppo consiliare regionale, Pcp è un importante progetto che qualcuno sta cercando di svuotare del suo significato e stravolgere. Purtroppo ci sono cinque che non hanno agito in linea con lo spirito alla base del progetto. Continueremo a operare seguendo il programma, onorando gli impegni sottoscritti, seguendo il tavolo di Pcp. Chi non si riconosce dovrebbe semplicemente cercarsi un’altra casa».
Logica spartitoria
Ha commentato il neo capogruppo di Pcp Padovani: «Il capogruppo è quell’ingranaggio che tiene insieme tutti quegli ingranaggi che fanno funzionare la macchina. Se si inceppa allora è tempo di cambiare. Abbiamo accettato la logica spartitoria delle cariche. Questo non ha funzionato. Da qui la nostra decisione. Delle altre nostre miserie non parlerò».
Teatrino indegno
Stefano Aggravi (Lega) si interroga: « Come può un garante sottoscrivere una dichiarazione, come quella di ieri del gruppo Pcp, che si riverbera sull’attività del Consiglio? In questo caso, più che da garante si è comportato da partigiano. Allora, Presidente, parlò anche della necessità per il Consiglio di sapersi rinnovare ed essere sempre più aperto e trasparente nei confronti dei cittadini: visto che non è la prima volta che succede e glielo abbiamo già chiesto con una mozione di impegnarsi a essere il rappresentante di tutti, le ricordiamo che bisogna essere garanti anche nei confronti del proprio gruppo, anche se per voi la definizione di gruppo è molto particolare».
Punta il dito Nicoletta Spelgatti: «Noi dell’opposizione e i valdostani assistiamo a questo teatrino che si porta avanti nell’immobilismo totale. Vi date botte da orbi e la Valle d’Aosta piange. Sono praticamente sei mesi che siamo senza un assessore. Vorremmo sapere quale è la squadra di governo. Nessuno lo sa, neppure voi».
(d.c.)