Cinema, ‘Gamba in spalla’ al Festival du Fauteuil Rouge di Tence
Il documentario di Romuald Desandré selezionato per il festival francese dedicato al cinema sulla disabilità
Cinema, ‘Gamba in spalla’ al Festival du Fauteuil Rouge di Tence.
Il documentario di Romuald Desandré selezionato per il festival francese dedicato al cinema sulla disabilità.
L‘appuntamento l’8 ottobre, alle 20.30, con “Gamba in spalla – Storie di di(ver)sabilità” al Festival du Fauteuil Rouge – Cinéma et Handicap.
«La montagna più alta rimane sempre dentro di noi». È con queste parole di Walter Bonatti che si apre il documentario Gamba in spalla del videomaker Romuald Desandré, vincitore del Premio Film Commission Valle d’Aosta al XXII Cervino CineMountain e selezionato alla terza edizione del Festival du Fauteuil Rouge, in corso a Tence (Rhône-Alpes) dal 6 al 10 ottobre.
Ospite della rassegna cinematografica francese dedicata alla disabilità è la storia del franco-aostano Francis Desandré che, dopo aver perso una gamba a causa di un incidente sul lavoro, sceglie di non abbandonare la propria passione per la montagna.
Il documentarista Romuald Desandré
«L’idea di realizzare questo film – dice il regista – è nata quando mio fratello, durante una chiacchierata domestica di fronte a un caffè, mi ha detto di voler tornare a fare sport e di volersi iscriversi al Tor des Géants. Il suo desiderio era quello di potersi sentire come tutti: Francis voleva provare le stesse emozioni e le stesse paure che provano gli altri sulla linea di partenza. È stata la sua motivazione a cambiare la mia percezione delle cose: ho pensato che la sua fosse una storia da raccontare».
La citazione di Bonatti si fa così metaforico compendio della reale sfida di un uomo che, prendendo in mano le redini della propria vita, diventa testimone della volontà di continuare a esperire il mondo con i propri occhi e con il proprio corpo, al di là di ogni limitazione che il pensiero sociale possa imporre. «Perché non ci posso provare pure io?» è la domanda che (si) pone Francis.
Un vuoto nelle normative statali gli impedirà di iscriversi al TOR330, ma sarà proprio questo ostacolo a dare il via a una petizione, indirizzata al Ministro delle Politiche Sociali, richiedente una revisione dei processi di accesso dei diversamente abili agli endurance trail.
Francis Desandré avrà la possibilità di cimentarsi in un’altra corsa competitiva e, facendo squadra con gli atleti amputati Lino Cianciotto, Fabienne Sava Pelosse, Massimo Cavenago e Moreno Pesce, affronterà in staffetta i 130 km del Tot Dret, da Gressoney-Saint-Jean a Courmayeur.
Il documentario, che presenta i cinque protagonisti attraverso interviste e scene tratte della loro quotidianità sportiva, è il racconto di un percorso individuale e collettivo in cui il tenace attraversamento delle difficoltà imposte dalla montagna si accompagna a una progressiva maturazione della consapevolezza interiore e fisica del sé.
Lo sport nella natura, in Gamba in spalla, diviene occasione per sentirsi vivi e per continuare a vivere normalmente, con lo sguardo proiettato verso un orizzonte che si pone oltre ogni pregiudizio.
(sara colombini)