No green pass in piazza: «lasciateci tornare a vivere la nostra vita»
In piazza Chanoux, oggi pomeriggio, almeno 250 persone hanno partecipato al girotondo conclusivo; secondo le forze dell'Ordine i partecipanti sono stati circa 400, secondo uno dei promotori del ritrovo almeno 1500.
No green pass in piazza: «lasciateci tornare a vivere la nostra vita».
«Direi che i valdostani stanno cominciano a prendere coscienza di se stessi.
Qui ci sono no vax, pro vax, no green pass, sì green pass. C’è gente che chiede di tornare a vivere la propria quotidianità, solo questo. Siamo stufi di venire etichettati e messi gli uni contro gli altri
Non c’è nessuna regia, siamo tutti liberi cittadini che chiedono di tornare alla normalità, di tornare a vivere e a sorridere».
Sono le parole dell’imprenditore Mauro Salmin, a margine della manifestazione che oggi pomeriggio, in piazza Chanoux, ha raccolto una massiccia adesione.
Secondo Salmin, i partecipanti, nel pomeriggio sono stati oltre 1500; circa 400 secondo le forze dell’Ordine (Finanza, Carabinieri, Polizia e Polizia Locale) che hanno sorvegliato la manifestazione dal lato Est della piazza.
La protesta di fondo è rimasta contro l’obbligatorietà del green pass, impressa su cartelli e lenzuola che inneggiano alla libertà, alla morte dei diritti costituzionali e che sostengono i portuali di Trieste.
Tanti interventi ma anche canzoni e balli.
Erano presenti numerosi giovani, con cartelli contrari all’obbligo di green pass per gli studenti universitari: «il green pass non rende l’università più sicura» e «al principio volevano proteggere gli anziani e siamo giunti a sacrificare i giovani».
Poco dopo le 18, dopo aver ascoltato ‘Wish you were here’ dei Pink Floyd, Salmin ha invitato i presenti al consueto girotondo sulle note di ‘Danser encore’ al quale hanno partecipato almeno 250 persone.
(c.t.)