Calcio, terremoto VDA Aosta 1911: Rocco Garbini e Andrea Menegazzi ai saluti
Il tecnico è stato allontanato dopo un avvio di stagione in salita, al suo posto Roberto Blanc; il direttore sportivo ha lasciato l'incarico
Terremoto in casa VDA Aosta 1911. Rocco Garbini non è più l’allenatore della prima squadra. Al suo posto, Roberto Blanc. Il direttore sportivo Andrea Menegazzi ha rassegnato le dimissioni. Intanto, su Facebook, botta e risposta tra il presidente Paolo Laurencet e l’ex ds.
Garbini e Menegazzi ai saluti
La svolta è arrivata a inizio settimana. Martedì è stata comunicata la separazione da Rocco Garbini. La società avrebbe voluto un passo indietro da Garbini, il quale non ha accettato di fare il secondo. Da lì, la separazione.
«La società VdA Aosta Calcio 1911 non ha esonerato l’allenatore Rocco Garbini. Il progetto partito quest’estate prevedeva che ad allenare la nostra squadra fosse Roberto Blanc. Motivi di salute e di lavoro purtroppo non hanno consentito a Blanc di iniziare la stagione con noi. Dando fiducia e carta bianca al DS la panchina è stata affidata a Garbini nonostante non avesse esperienza come allenatore. L’evolversi della stagione, la mancata crescita della squadra su diversi aspetti, mi hanno portato a valutare per il bene di tutti di chiedere a Garbini di fare un passo indietro e di ricoprire il ruolo di vice affiancando Roberto Blanc». Lo si legge in una nota firmata dal presidente Laurencet.
«In estate volevo prendere un altro tecnico, ma ho dato fiducia al direttore sportivo e la squadra è stata affidata a Garbini – prosegue il consigliere comunale di Aosta -. La squadra non è cresciuta e l’allenatore non ne aveva il controllo, come testimonia la sconfitta di sabato».
Le dimissioni del direttore sportivo
A stretto giro di posta, anche Andrea Menegazzi ha lasciato la società. A comunicarlo, lo stesso centrocampista sui social. «Mi dispiace molto, perché la progettualità è valida e aveva un senso – commenta -. Ci tengo a ringraziare i ragazzi e tutti coloro con cui ho lavorato, di fatto ho imparato un mestiere».
La decisione di Menegazzi è arrivata dopo l’addio a Garbini, ma i rapporti erano compromessi da tempo. Questioni di calcio, ma non solo.
«Le motivazioni hanno radici più profonde: oltre alla delegittimazione del mio ruolo (e della mia persona), è da qualche settimana che avevo sensazioni molto negative sulla buona riuscita del progetto. La mia visione era totalmente in contrasto con quelle degli altri dirigenti, la gestione di alcuni comparti ha scaturito comportamenti maleducati e aggressivi, che con il calcio e con la vita in generale hanno poco a che fare. La mia visione del calcio e della vita vanno in direzione completamente opposta a quelle dei miei ex colleghi dirigenti. Peccato», ha scritto l’ex centrocampista tra gli altri di Charvensod e P.D.H.A. su Facebook.
«Ovviamente sono amareggiato, soprattutto per i 25 ragazzi con i quali ho messo personalmente la faccia, garantendo su un progetto ambizioso – conclude -. I ragazzi meritano molto di più dei 4 punti in classifica, sono orgoglioso comunque di aver creato un gruppo unito e voglioso di dimostrare il proprio valore».
La replica
La risposta di Laurencet non si è fatta attendere, in particolare sulla questione del tifo. «I tifosi non fanno parte della società – interviene -. Di sicuro non sono delle educande, ma sono persone che si prendono la briga di sostenere la squadra e non mi risultato episodi troppo sopra le righe. Noi possiamo dare raccomandazioni e chiedere il rispetto delle regole, ma sono autonomi nell’esprimere il tifo. Poi non saprei quali problemi ci siano stati, anche perché il ds nelle ultime due settimane non c’era alle partite. Per ora non ci sarà un nuovo ds, che era una figura d’eccezione in Terza categoria. Se però in futuro vorrà tornare, le porte sono aperte».
«Squadra costruita da tutti»
«In merito alla mancata condivisione della decisione da un lato non ho voluto mettere in difficoltà il direttore sportivo visto lo stretto legame di amicizia con Garbini. Poi non mi pare sia un fatto eccezionale che un presidente di una squadra o di un’azienda prenda una decisione in autonomia – si legge ancora nella nota del presidente -. Come già avuto modo di spiegare sarà solo mia la responsabilità se tale decisione si rileverà un errore. Infine mi spiace leggere che il ds ha portato 25 giocatori. La squadra è stata costruita grazie al lavoro di tutti i dirigenti e ricordo anche al ds che la società ha fatto anche uno sforzo economico per acquistare alcuni giocatori. Infine nessuno ha chiesto le dimissioni del ds, anzi giusto nella giornata di lunedì gli erano stati conferiti ulteriori compiti e incarichi legati alla programmazione della nuova stagione».
La situazione tecnica
Insomma, dopo appena sei giornate di campionato c’è già la prima svolta tecnica. Il VDA Aosta Calcio 1911 ha conquistato quattro punti in sei giornate. Nell’ultimo turno, gli aostani sono stati travolti a domicilio dal San Carlo. Roberto Blanc avrà il compito di invertire la rotta. Il primo impegno ufficiale sarà l’ostica trasferta in casa del Valchiusella, secondo in classifica con il miglior attacco del torneo e la miglior difesa insieme al Leinì.
(Thomas Piccot)