Area democratica punta il dito: «Pd sempre più lontano dalle forze progressiste»
La forza politica ritiene che si stia costruendo una brutta copia di Italia viva
Area democratica punta il dito: «Pd sempre più lontano dalle forze progressiste». Lo scrive in una nota la forza politica nata come associazione interna al Partito democratico, ma che ha scelto di non partecipare al congresso del Pd VdA del prossimo 7 dicembre.
La nota
Prosegue la nota: «Paradossalmente a verifica in corso la Giunta, scavalcando forze politiche e consiglieri, ha già approvato il Defr, peraltro fotocopiato dal documento di luglio, anacronistico e privo di risposte. Il metodo resta quello oligarchico degli autonomisti. Lo stesso Commissario Pd, che in prima istanza parlava di contenuti, ora aspetta pateticamente una risposta sull’assessorato tecnico, che vorrebbe assegnato ad una donna, ma è facile che il suo mandato scadrà senza aver ottenuto nulla di quello che aveva millantato nelle interviste».
Le conclusioni
Conclude Area democratica: «Si sta costruendo un partito appiattito al centro, un brutta copia di Italia Viva, lontano anche da quei valori della storica sinistra democratica, come dimostrano le ultime votazioni in Consiglio dove il gruppo che fa capo al Pd subisce che gli alleati di governo non votino una sua mozione sulla detassazione degli assorbenti e si trovi obbligato a votare a testa bassa una mozione della Lega che condanna la “macellazione religiosa”, usata strumentalmente contro le culture dei migranti, come se la sofferenza degli animali fosse un problema di “religioni” e non faccia riferimento a diritti universali. Ancora più grave l’astensione di tutti gli eletti del gruppo Fp-Pd rispetto alla mozione sulla proroga delle Usca, mozione che riprendeva l’appello sottoscritto da tutti i capigruppo regionali del Pd».
(re.aostanews.it)