Consiglio Aosta, caso PCP: «Nessun problema, squadra unita fino a fine legislatura»
«Siamo una squadra unita, volenterosa, che vuole andare avanti fino a fine legislatura». Spegne subito il caso il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, in merito alle possibili ripercussioni sulla maggioranza comunale della querelle scoppiata in Regione che ha portato alla scissione di PCP.
L’interrogazione
A provare ad accendere il cerino è il vice presidente del consiglio, Renato Favre, che in un’interrogazione ricorda le vicissitudini di Place Deffeyes, che hanno portato alla scissione del gruppo consiliare, con Chiara Minelli ed Erika Guichardaz avanti per la propria strada, ma con il nome PCP.
«A Palazzo regionale sono nate diverse criticità nel gruppo, con l’uscita delle consigliere Minelli e Guichardaz che ha dato vita una guerra di comunicati stampa – ha rimarcato il consigliere di Forza Italia -. A inizio mese, poi, anche il gruppo del consiglio comunale è stato coinvolto, con una lettera che chiedeva ai regionali di creare due gruppi».
Renato Favre prova ad affondare il colpo.
«C’è preoccupazione sul fatto che ci possano essere scompensi nel nostro Comune – esclama -. Quando leggiamo PCP, a cosa ci riferiamo? Gli undici consiglieri sono strettamente legati alle due consigliere»?
E chiude.
«Se i rapporti con la Regione non filassero dritti come si pensava – conclude – a rimetterci sarebbe solo Aosta».
Il sindaco
Spegne subito il tentativo il sindaco Gianni Nuti.
«Non ci saranno interferenze nei rapporti con la Regione – replica deciso -. Qui non c’è nessuna separazione, il gruppo è unito e finché avrò la forza opererò perché la maggioranza si mantenga compatta».
E continua.
«Il cambio di equilibri, poi, non è un problema – continua Nuti -. Chiunque sieda in Regione troverà in noi portatori di interessi del Comune di Aosta. Per me può esserci chiunque, io attiverò interlocuzioni per salvaguardare gli interessi dell’amministrazione, affinché i cittadini siano tutelati e valorizzati».
Poi il proclama.
«Le opposizioni cercano di seminare zizzania, ma non ci riuscirete – esclama il sindaco -. Mettetevi in pace, siamo una squadra unita, volenterosa, che vuole andare avanti fino a fine legislatura, confrontandoci nel modo più produttivo e civile possibile. Le fibrillazioni di altri palazzi qui non hanno l’auspicata, da voi, risonanza».
(al.bi.)
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