Leggi di bilancio: le 4 linee guida di Confindustria
I vertici della Confederazione degli industriali auditi oggi, 29 novembre, in Commissione Affari regionali
Finanziare innovazione e ricerca, incrementare l’interazione tra le start up e il mondo della scuola, combattere la disoccupazione giovanile e attrarre nuovi investimenti. Sono queste le quattro linee che Confindustria Valle d’Aosta ha proposto oggi, lunedì 29 novembre, alla Commissione “Affari generali” sull’esame delle leggi di bilancio regionale per il prossimo triennio 2022-2024.
L’obiettivo delle proposte è quello di rilanciare il territorio valdostano grazie alle risorse stanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Investire nella ricerca
Esprimendo perplessità circa la diminuzione degli investimenti per gli “Interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo”, il presidente di Confindustria, Giancarlo Giachino, commenta: «La ricerca rappresenta il motore che spinge l’economia e la competitività, quindi la sua riduzione potrebbe significare un ritardo economico che non vogliamo». Innovazione e start up Sul versante dell’innovazione, invece, particolare rilevanza per Confindustria hanno le start up, che vanno promosse poiché «trasformano un’idea originale in una realtà».
Importante, in questo senso, la proposta di «avviare programmi strutturati di educazione all’imprenditorialità con il coinvolgimento attivo delle università».
Disoccupazione giovanile
Al fine di combattere la disoccupazione giovanile e la conseguente grave carenza di figure tecniche, Confindustria Valle d’Aosta propone di avviare progetti di orientamento che consentano scelte formative che tengano conto sia delle attitudini personali del singolo sia dei suoi futuri sbocchi occupazionali.
Secondo Giachino, infatti, «solo avvicinando il mondo della scuola alle reali esigenze espresse dalle aziende potremo colmare l’attuale gap di figure professionali».
Nuovi investimenti
Nei piani futuri di Confindustria Valle d’Aosta, infine, anche l’ipotesi di costituire una Commissione regionale che si occupi di internalizzazione e attrazione degli investimenti, necessaria al fine di facilitare l’insediamento delle aziende e creare così una regione veramente competitiva, senza dimenticare, come sottolineato da Giachino, «il caro materiali e l’eccessiva burocratizzazione della Pubblica amministrazione».
(re.aostanews)