Aosta: una petizione per dire no all’antenna Iliad di via Garin
La costruzione di 30 metri era stata approvato nel consiglio comunale del 24 novembre scorso
C’è già una petizione su change.org contro l’installazione di un’antenna Iliad alta trenta metri, in via Garin ad Aosta, e approvata la scorsa settimana dal consiglio comunale di Aosta, con l’astensione di Rinascimento VdA, Lega e Forza Italia.
La petizione
Lanciata dal Centro Benessere Naturalia di Regione Tzamberlet, la petizione chiede di «individuare una zona più lontana per la costruzione della nuova antenna radio elettrica dell’illiad prevista in via Garin».
Raggiungibile sul sito change.org, l’iniziativa, lanciata lunedì, ha raggiunto per ora una sessantina di adesioni.
L’approvazione
Ricordiamo che, dopo il passaggio in commissione di giovedì 18 novembre, il via libera per la posa dell’antenna era arrivato nel consiglio comunale del 24.
Un via libera travagliato a dire il vero, visto che dopo il primo parere contrario del Comune, si è arrivati alla bocciatura delle quattro location alternative.
Da qui la marcia indietro e la nuova approvazione, giunta, per voce del leghista Bruno Giordano, «sulla base di un parere provvisorio dell’Arpa», ma anche di «un parere negativo della commissione edilizia».
Nella seduta, l’ex sindaco aveva chiesto anche «maggiore prudenza», visto il posizionamento «vicino alle case», con un «potenziale inquinamento elettromagnetico sul quale l’Arpa ci dirà tra un anno qual è il livello».
La replica
A rispondere era stata la consigliera di PCP Sarah Burgay, che aveva spiegato come la posizione fosse stata definita «in base alla legge, che tutela la salute della popolazione, salvaguarda gli aspetti ambientali, con l’obiettivo di evitare la proliferazione di queste strutture».
Proprio in quest’ottica, infatti, l’antenna, ospiterà non solo utenze Iliad, ma sarà aperta ad altri gestori e una parte sarà destinata anche a uso pubblico.
Burgay ha poi ricordato l’ottenimento «dell’autorizzazione paesaggistica, perché l’antenna si troverà nella fascia di rispetto della Dora» e che la deroga al parere della commissione edilizia è «prevista dalla legge per impianti di telecomunicazioni».
(al.bi.)