Champdepraz: abuso edilizio, ma nessun reato ambientale
Tre condanne (per abuso edilizio) e due assoluzioni
Nessun reato ambientale, ma solo un abuso edilizio. Si è chiuso così il processo penale a carico di Luigi Berger, Gianluca Berger, Paola Allietto, Federica Berger e Jury Corradin. Il dispositivo della sentenza è stato letto in aula dal giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, venerdì 10 dicembre.
Federica Berger, Allietto e Corradin (ex sindaco ma a processo in qualità di progettista) sono stati condannati per le violazioni edilizie a 6 mesi di arresto e a 30 mila euro di ammenda; pena sospesa se le opere abusive saranno demolite entro 3 mesi. Federica Berger e Allietto sono poi state assolte dall’altro capo di imputazione.
Assoluzione piena invece per gli altri imputati (a esclusione di Corradin, accusato solo di abuso edilizio), a cui veniva contestata dalla Procura della Repubblica la “discarica abusiva”.
Nell’udienza del 16 novembre, la vpo Maria Luisa Verna aveva chiesto la condanna di tutti e cinque gli imputati.
La vicenda
Le indagini erano scattate nel 2019 e riguardavano gli interventi di riqualificazione eseguiti senza le necessarie autorizzazioni di un’area del torrente Chalamy (Champdepraz). Per la Procura, quell’intervento concretizzava l’abuso edilizio.
Secondo gli inquirenti, infatti, l’azione era stata posta in essere sollevando il piano di campagna dell’area torrentizia, attraverso la posa del conglomerato bituminoso recuperato dalla fresatura delle strade. Materiale considerato un rifiuto speciale, che andrebbe quindi smaltito secondo specifiche procedure.
Altro fresato era stato trovato in un’area dei Berger, sempre a Champdepraz. Per l’accusa, quel materiale era stoccato senza autorizzazioni e in modo non corretto.
(f.d.)