Bilancio: nel triennio, niente indebitamento e quasi il 25% della spesa per la salute
L'assessore alle Finanze Carlo Marzi commenta la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione per il triennio 2022/2024
Un bilancio che aumenta le voci di spesa per sanità, politiche sociali, cultura, istruzione. Ma cresce la spesa anche per lo sviluppo economico e per il lavoro, per turismo, sport, agricoltura e territorio.
Ieri pomeriggio, l’assessore alle Finanze Carlo Marzi ha illustrato la legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2022-2024.
Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo di 1 miliardo 542 milioni per il 2022, 1 miliardo 516 milioni per il 2023 e 1 miliardo 460 milioni per il 2024.
L’assessore ha rimarcato «la fase di emergenza che viviamo da ormai quasi due anni e che si si riverbera nel governo della cosa pubblica, sia dal punto di vista politico che amministrativo».
«Rispetto all’ultima Finanziaria – ha analizzato l’assessore Marzi – la programmazione aumenta le voci di spesa che connotano i concetti di persona e di comunità: la famiglia, il lavoro, la salute e la tutela dei più fragili. Per questo motivo crescono la sanità e le politiche sociali (+ 16 e + 9%), la cultura e l’istruzione (+10 e + 3%), lo sviluppo economico e il lavoro (+ 8,6 e + 8,5%), il turismo e lo sport (+ 6 e + 4,4%), l’agricoltura (+ 11,6%), il territorio e l’ambiente (+16 e + 4.6%.
Contestualmente al bilancio di previsione, vengono approvati il Programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria per il triennio 2022-2024 e il relativo elenco annuale, rafforzando il perseguimento di due obiettivi: sviluppare il massimo livello di congruità tra la programmazione dei lavori pubblici e la necessità di copertura finanziaria che ne deriva, rappresentare una fotografia più esaustiva della spesa complessiva per gli investimenti dedicati ai lavori pubblici, permettendo di avere già in sede di approvazione del bilancio il dettaglio degli interventi finanziati per la realizzazione di lavori.
Nel triennio di bilancio non è previsto alcun ricorso all’indebitamento, ma concorrono al raggiungimento del pareggio di bilancio le entrate “una tantum” derivanti dal rientro di fondi dalla Gestione speciale presso Finaosta, iscritte nel Titolo 3 dell’entrata, per 28 milioni di euro annui per il 2022 e il 2023 e per 14 milioni di euro per il 2024.
Le entrate di natura tributaria – pari a 1.165 milioni per il 2022 – costituiscono l’84% delle entrate totali finali e sono rappresentate da 129 milioni di tributi propri e da 1.036.000 di compartecipazione ai tributi erariali».
La spesa
«Le risorse disponibili sono pari a poco meno di 1,4 miliardi di euro per gli anni 2022 e 2023 e poco più di 1,3 miliardi per il 2024.
La spesa corrente per il 2022, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.100 milioni di euro (83%), mentre gli investimenti previsti ammontano a 247 milioni di euro (7%).
Per quanto concerne la distribuzione complessiva della spesa per missioni, su tutte spiccano la tutela della salute, a cui è destinato il 24,63% delle risorse e l’istruzione e diritto allo studio con il 13,38%, che insieme rappresentano il 38% degli stanziamenti complessivi – ha concluso l’assessore Marzi, nella sua analisi -.
Nella foto in alto, l’assessore alle Finanza Carlo Marzi.
(c.t.)