Fritta, in spuma o in polvere: la Fontina interpretata da 7 grandi chef
La fontine Dop d'alpeggio premiate con il Modon d'or 2021 protagoniste della prima edizione del progetto FontinaMI
Fritta, in spuma o polvere: la Fontina d’alpeggio interpretata da 7 grandi chef.
Fritta o in carrozza, in spuma o in polvere: “Fontinami” porta a Milano la Fontina che non ti aspetti.
E se la Fontina d’alpeggio incontrasse i gamberi di Mazara?
O il connubio dolceamaro di zuccca e amaretti?
E se si trasformasse in un improbabile latte di Fontina soffiato?
O in croccanti foglie fritte?
Questi e altri curiosi accostamenti divengono realtà grazie all’ingegno dei 7 rinomati chef milanesi che, da lunedì 24 a domenica 30 gennaio 2022, aderiranno alla prima edizione del progetto “FontinaMI”, proponendo all’interno dei propri menù uno o più piatti inediti realizzati con le forme di Fontina dop d’alpeggio prodotte quest’anno e premiate con il “Modon d’or 2021”.
Ideata dal Consorzio produttori e tutela della denominazione di origine protetta della Fontina, l’iniziativa mira a promuovere l’eccellenza casearia valdostana nella città ambrosiana, reinterpretando un prodotto dalle antiche radici locali in moderne creazioni gourmet che possano soddisfare anche i palati più esigenti.
Per l’occasione, tutti i clienti che sceglieranno di ordinare uno dei piatti a base di Fontina presenti in carta riceveranno in omaggio un amuse-bouche dello chef insieme a un assaggio in purezza di Fontina.
Improbabili impiattamenti
Dal pesce alla carne, dalla frutta alla verdura, inusuali lavorazioni e azzardati abbinamenti rendono la Fontina dop d’alpeggio libera di esprimere consistenze, sapori, aromi e profumi diversi.
L’obiettivo di tutti gli chef è il medesimo: esaltare la combinazione di aromi conferiti al latte dai fiori e le erbe di montagna tipici del prodotto caseario nostrano.
È così che la nostra fontina incontra il mare accostandosi fusa e insaporita dall’aglio nero a gamberi Mazara al sesamo bianco e polvere di liquirizia nel piatto dello chef Andrea Sconfienza oppure si fa salsa di accompagnamento del più dolce tortino di zucca e amaretti dello chef Daniel Canzian.
Ma il prodotto caseario d’eccellenza più alto e antico d’Europa, sapientemente manipolato dalle mani esperte degli chef, è capace di assumere forme tradizionalmente impensabili, come nel caso del latte di Fontina dop d’alpeggio soffiato che si accosta al cotechino del Sergio Motta condito con purea di nocciole e patate dello chef una stella Michelin Tommaso Arrigoni o, ancora, nel caso della Fontina in carrozza saracena con erbette e verza all’aglio dorato e salvia dello chef Roberto Tornari.
I ristoranti
Definita l’ottavo formaggio di latte vaccino per importanza tra i formaggi a denominazione di origine protetta del nostro Paese, l’applaudita prelibatezza valdostana potrà essere gustata in 7 ristoranti milanesi, alcuni dei quali stellati.
Tra i locali aderenti all’iniziativa “Fontinami” figurano il Chic ‘n Quik della Stella Michelin Claudio Sadler, il Chunk dello chef Francesco Passalacqua, il Ciz cantina e cucina gestito da Andrea Sconfienza, il La centrale e il Daniel Canzian ristorante dell’omonimo cuoco meneghino, l’Innocenti evasioni della Stella Michelin Tommaso Arrigoni, il Piazza repubblica gestito da Matteo Scibilia e, infine, il Testina Milano dello chef Roberto Tornari.
Per poter gustare uno dei curiosi piatti gourmet proposti dai 7 cuochi milanesi della prima edizione di “Fontaniami”, è sufficiente prenotare il proprio tavolo contattando direttamente i locali aderenti e ricordando che il costo dei piatti realizzati è a discrezione dei ristoratori e varia a seconda del ristorante scelto.
È possibile comunque seguire il progetto o condividere foto e stories ed esperienze e impressioni degustative direttamente sui principali canali social all’hashtag #fontinami.
(giorgia gambino)