Tabaccai, Valle d’Aosta: Gianluca Genestrone riconfermato presidente
Sono circa 140 gli esercizi valdostani iscritti alla Federazione Italiana Tabaccai, l'organizzazione sindacale che rappresenta i rivenditori di generi di monopolio. Le tabaccherie diventano sempre di più centri di servizi per la comunità.
Tabaccai, Valle d’Aosta: Gianluca Genestrone riconfermato presidente.
Rinnovo per il Consiglio direttivo della Federazione Italiana Tabaccai VdA per il quinquennio 2022/2027.
Sono 140 gli esercizi valdostani iscritti alla Federazione Italiana Tabaccai, l’organizzazione sindacale che rappresenta i rivenditori di generi di monopolio.
Il nuovo direttivo ha riconfermato alla presidenza Gianluca Genestrone che sarà aiutato dalla vice presidente Cinzia Sacchetto (Antey-Saint-André), dall’altro vice presidente Sergio Penato (Pont SaintMartin), Massimo Lombard (Verrayes), Patrick Aloisi (Aosta), Annamaria Chabod (Saint Pierre), Andrea Gasparini (Aosta), Cherry Patruno (Villeneuve), Nathalie Persod (Gignod).
«Alle nostre oltre 140 aziende iscritte – ha commentato Gianluca Genestrone – la sezione Fit VdA garantisce servizi di consulenza continua e di tutela nell’attività professionale, con particolare riguardo ai tabacchi e al gioco del lotto.
Cura i rapporti con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, offrendo assistenza in materia di disciplina nel commercio, dei giochi e dei servizi.
Nel corso dell’assemblea è stato evidenziato come in un momento particolarmente difficile dal punto di vista economico e sociale per il nostro Paese, le tabaccherie non hanno mai interrotto il loro supporto ai cittadini, in prima linea nella fornitura di dispositivi di sicurezza quali mascherine e igienizzanti, garantendo continuità nell’erogazione di servizi essenziali al cittadino quali quelli postali, bancari e finanziari.
In quest’ottica viene sottolineato che la tradizionale tabaccheria si sta sempre di più trasformando in un Punto Servizi a disposizione dei cittadini, soprattutto nei piccoli paesi della regione dove la tabaccheria sempre più spesso rimane l’unico punto di riferimento.
Durante la pandemia a causa del Covid-19 e durante tutto il lockdown, i tabaccai sono stati riconosciuti come categoria essenziale, ma raramente sono stati menzionati dagli organi di stampa come altre categorie in prima linea».
«Vogliamo far capire alla nostra classe politica aggiunge Genestrone – che intorno alle nostre attività ruotano una molteplicità di servizi essenziali per la comunità, sempre più spesso abbandonati da altri enti causa scarsa marginalità.
Chiediamo che ogni tanto ci venga riconosciuto il giusto merito di essere al servizio dei cittadini, che ci sia la consapevolezza dell’impegno, della serietà, della professionalità che mettiamo nel nostro lavoro ogni giorno e che lo Stato e gli Organi di controllo ci richiedono per esercitare la nostra professione».
Da tabacchini a punto multiservizi
Genestrone ricorda che in tabaccheria già oggi è possibile inviare e ricevere pacchi postali, richiedere dispositivi Telepass, pagare bollettini, imposte e tributi, acquistare servizi telefonici e di e.commerce e che presto ci sarà la possibilità di ottenere certificati anagrafici, prenotare visite mediche e pagare ticket sanitari e molto altro ancora.
Per quanto riguarda il settore dei giochi leciti, il Direttivo FIT ha commentato positivamente la recente modifica alle legge regionale del Piemonte contro la ludopatia che ha visto riconosciuto il ruolo del tabaccaio in termini di professionalità e affidabilità, individuando la tabaccheria come luogo adatto ad ospitare le apparecchiature di gioco con vincita in denaro.
Sottolinea Genestrone, facendo riferimento anche alle tante leggi regionali difformi una dall’altra: «Alcune regole si sono rivelate controproducenti in quanto non sono più in linea con il mercato e le attese dei giocatori; questo ha fatto riemergere in molte regioni il gioco illegale, terrestre e online».
«La sostenibilità non può penalizzare esclusivamente gli operatori del settore che hanno lavorato fino a ieri per conto dello Stato, ma deve analizzare le esigenze di tutte le parti interessate, con regole nazionali che tutelino allo stesso modo la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle nostre imprese».
Nella foto in alto, il consiglio direttivo della Fit VdA: da sinistra in piedi, Andrea Gasparini, Annamaria Chabod, Gianluca Genestrone, Cinzia Sacchetto, Cherry Patruno e Sergio Penato. In basso da sinistra Patrick Aloisi, Nathalie Persod e Massimo Lombard.
(re.aostanews.it)