Presidente della Repubblica, Bertin: «E’ un’anomalia avere un solo delegato per l’elezione»
Per il presidente del Consiglio della Valle d'Aosta anche la nostra regione dovrebbe avere tre grandi elettori
Presidente della Repubblica, Bertin: «E’ un’anomalia avere un solo delegato per l’elezione». Lo dice in un tweet il presidente del Consiglio della Valle d’Aosta.
L’analisi
Riflette Bertin: «Nel prossimo Consiglio è prevista la nomina del rappresentante regionale per l’elezione del Presidente della Repubblica. Diversamente da tutte le altre Regioni che ne hanno tre, la Valle d’Aosta può eleggere un solo delegato. Una stridente anomalia che contrasta con il principio di rappresentanza istituzionale. Se si fosse voluto dare il giusto rilievo alla partecipazione delle istituzioni regionali, si sarebbe dovuta prevedere una rappresentanza uguale per tutte le Regioni».
Prosegue così nella sua analisi: «L’elezione del nuovo Presidente della Repubblica è un appuntamento importante, reso questa volta ancora più complicato dall’intrecciarsi con le sorti del Governo Draghi e della prosecuzione della Legislatura».
«In queste settimane – prosegue Bertin – si sono sentite ipotesi di ogni genere: dalla trasformazione, di fatto, della Costituzione, introducendo un sistema semipresidenziale, all’invocazione di non ben identificati ‘patrioti’ alla guida della Repubblica. Segnale un po’ preoccupante se si considera la tradizione politica da cui proviene questa richiesta: Fratelli d’Italia. Oltre, ovviamente, all’immancabile autocandidatura di Berlusconi».
E ancora: «Non si può che sperare nell’elezione di una persona in grado di rappresentare il pluralismo istituzionale su cui si basa la Repubblica che, come vuole la Costituzione “è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”. Purtroppo l’idea di uno Stato regionale dalla vocazione federale non è mai riuscita a compiersi. Ma la speranza è l’ultima a morire».
Conclude Bertin: «Oggi più che mai è necessaria una figura che sappia rappresentare la complessità del sistema istituzionale e politico, senza derive patriotarde e pericolose semplificazioni».
(re.aostanews.it)