Coronavirus: tampone di guarigione gratis anche in farmacia
L'assessore alla Sanità Roberto Barmasse
Sanità
di Danila Chenal  
il 13/01/2022

Coronavirus: tampone di guarigione gratis anche in farmacia

Il contact tracing ha i giorni contati, verso il tracciamento solo dei positivi sintomatici

Coronavirus: tampone di guarigione gratis in farmacia. Lo ha anticipato l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse annunciando in Consiglio Valle la delibera che il governo firmerà entro venerdì 14 gennaio. L’assessore ha poi sottolineato come il contact tracing non serva assolutamente a niente quando si superano i 50 casi giornalieri ogni 100 mila abitanti.

Tracciamento

«Il tracciamento ormai è saltato in tutta Italia, con questi numeri» ha detto in risposta a un’interpellanza della Lega. «A dicembre 2020 avevamo 13 persone impegnate nel tracciamento, ora abbiamo due turni di 14 persone, più altre cinque risorse per infotamponi e stiamo cercando di recuperare il collo di bottiglia rintracciando i positivi per il tampone di guarigione» ha spiegato.

Oltre allo snellimento delle procedure per uscire dalle quarantene «si andrà verso il tracciamento solo dei positivi sintomatici, gli altri no. Lo stesso potrebbe succedere anche negli ospedali in cui i positivi ricoverati per altri motivi, perché la positività è un fatto occasionale, non vengano messi nei reparti per Covid ma mantenuti in isolamento nei reparti stessi. Questo è quello che dice la letteratura scientifica. Anche se potessimo mettere 400 persone per tracciare i contatti non limiterebbe la diffusione del virus».

In ospedale, servono nuove regole

Modificare le regole sul conteggio dei ricoveri, non considerando chi diventa positivo all’infezione dopo essere stato ospedalizzato per altre patologie: la richiesta lanciata dalla Lombardia trova d’accordo anche la Valle d’Aosta regione.

«In questa fase in cui il virus circola moltissimo, con effetti più limitati, è opportuno cambiare le regole di conteggio dei casi». A puntualizzarlo il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz.

Ha motivato: «L’effetto delle vaccinazioni e la diminuzione della gravità dei casi danno uno scenario nuovo: il dato del numero di contagi è diventato meno significativo, quando conta anche gli asintomatici. Questo vale anche per i ricoveri, specie in un contesto come quello della Valle d’Aosta dove piccoli numeri possono portare a importantissime variazioni di scenario».

(re.aostanews.it)