Agenzie di viaggio, Fiavet lancia l’allarme: «Fateci lavorare»
La presidente della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo Valle d'Aosta, Chiara Fabbri, denuncia il blocco del comparto turistico
«Chiediamo solo di poter lavorare». È accorato il grido di allarme di Chiara Fabbri, la presidente della sezione valdostana della Fiavet.
Situazione drammatica
Per la Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, infatti, la situazione del comparto è a dir poco drammatica, con un settore tornato praticamente fermo in attesa del nuovo decreto del governo, che potrebbe portare alla riattivazione della cassa integrazione e all’erogazione di nuovi ristori.
La ripresa dei contagi, infatti, ha colpito duro alberghi, strutture ricettive e agenzie viaggi, che hanno dovuto far fronte a un vero e proprio crollo del fatturato, nonché a tante cancellazioni effettuate nelle ultime settimane a causa di positività registrate al momento di effettuare il tampone per raggiungere le località che lo richiedono.
Togliere divieto di viaggio
Non nasconde la preoccupazione per la situazione la presidente di Fiavet VdA, Chiara Fabbri.
«La misure allo studio del governo non permetteranno al comparto di ripartire – sottolinea Fabbri -, ma serviranno per cercare di mantenere almeno i posti di lavoro con l’eventuale proroga della cassa integrazione».
Per far fronte alla situazione, però, serve di più.
«Determinante sarebbe togliere il divieto per viaggi turistici nella stragrande maggioranza dei paesi esteri» continua Chiara Fabbri, che evidenzia il fortissimo «calo degli ingressi in Italia dell’estero», nonché i pochi «corridoi di viaggio aperti (Maldive, Mauritius, Seychelles, Aruba, Santo Domingo, Sharm el Sheik, Marsa Alam) fruibili anche per chi non è in possesso del green pass rafforzato».
Per questo la presidente chiede «a gran voce di poter lavorare – conclude -, mantenendo l’occupazione dei dipendenti e ricominciando a regalare emozioni tipiche di chi ama viaggiare».
(al.bi.)