Coronavirus, Rete civica: «Azioni e non bla, bla, bla»
Per il Movimento la Valle d'Aosta rischia di essere la Regione più colpita della quarta ondata
Coronavirus, Rete civica: «Azioni e non bla, bla, bla». Per il Movimento la Valle d’Aosta rischia di essere la Regione più colpita della quarta ondata.
La preoccupazione
Scrive in una nota Rete civica: «La situazione sanitaria, ma anche socio-economica, della Valle d’Aosta è molto preoccupante. Tenuto conto della nostra vocazione turistica, con il passaggio da una colorazione all’altra rischiamo di diventare una delle regioni più colpite dalla quarta ondata della pandemia.In questa situazione a nulla servono gli inaccettabili anatemi lanciati da esponenti del Governo Regionale e le pesanti dichiarazioni degli ultimi giorni, se non ad esasperare un clima di tensione inutile e dannoso. Colpevolizzare i cosiddetti no-vax (termine generico nel quale si raggruppano situazioni e convincimenti molto diversi fra loro) e immaginare diversità di trattamenti sanitari o economici, in funzione delle scelte dei singoli, è sbagliato perché radicalizza una contrapposizione anziché risolverla».
Maggiore equilibrio
Prosegue il comunicato: «La consapevolezza del ruolo istituzionale ricoperto richiederebbe maggiore equilibrio e impegno a mettere in campo ogni misura organizzativa per aumentare la resilienza del nostro sistema sanitario, scolastico ed economico e per sostenere adeguatamente la campagna vaccinale. Anche la polemica sui conteggi dei “positivi”, e sulle fasce di rischio che determinano, rischia di essere un dibattito controproducente perché svia energie e concentrazione dal problema principale che è, e rimane, quello di ridurre i contagi e la pressione sul sistema sanitario e di tutelare al contempo l’economia, facendo rispettare le regole, i protocolli e le prescrizioni, proteggendo i più fragili, che esposti alla malattia rischiano la vita, e permettendo a tutti di continuare a lavorare in sicurezza».
No ai bla, bla, bla
Conclude: «Occorre quindi mettere in campo misure adeguate per scongiurare il pericolo di finire in zona rossa: azioni volte sia a migliorare l’organizzazione sanitaria, che ha dimostrato tutta la sua fragilità, sia a sostenere le imprese operanti nel turismo, che non possono reggere una nuova stagione negativa. Questo ci si attende da una classe politica seria e concreta, non bla bla bla».