Diabete di tipo 1: Lega serie A e associazioni insieme per sensibilizzare la popolazione
'Con il diabete di tipo 1, la sfida non finisce al 90 minuto' è lo slogan che da venerdì 25 e lunedì 28 febbraio accompagnerà le partite della 27ª giornata di campionato simboleggiata dal palloncino blu.
Diabete di tipo 1: Lega serie A e associazioni insieme per sensibilizzare la popolazione.
Lega serie A e le principali associazioni di pazienti diabetici scenderanno in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul diabete di tipo 1.
Lo comunica con soddisfazione l’Associazione valdostana Diabetici di tipo 1 che esprime «gioia» attraverso le parole della sua presidente Roberta Brunel.
In occasione della 27ª giornata di campionato – che esordirà venerdì con Milan – Udinese (18.45) e Genoa – Inter (ore 21) e si concluderà lunedì 28 con Atalanta – Sampdoria (20.45), le squadre scenderanno in campo con i bambini che porteranno uno striscione lungo 10 metri con il messaggio ‘Con il diabete di tipi 1, la sfida non finisce al 90’.
L’iniziativa di sensibilizzazione è promossa dalle principali associazioni di pazienti diabetici, la FDG, la Federazione Nazionale Diabete Giovanile (alla quale la Adv1 aderisce, ndr) , la FAND, Federazione delle Associazioni Nazionali Diabete, la AGD, Associazione Giovani e Diabete, la ANIAD onlus, Associazione nazionale Atleti Diabetici e Diabete Forum.
Protagonista della campagna di sensibilizzazione, sarà il palloncino blu, simbolo del diabete di tipo 1.
Si usa infatti la metafora del tenere in aria un palloncino blu per spiegare cosa significhi davvero vivere con il diabete di tipo 1, affrontando ogni gesto della quotidianità, tenendo sospeso il palloncino.
L’obiettivo è sensibilizzare ma anche combattere pregiudizi e stereotipi che influenzano negativamente la vita di chi ha il diabete di tipo 1.
Cos’è il diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica del metabolismo che richiede la somministrazione di insulina, a causa della mancanza o insufficienza grave di questo ormone prodotto dal pancreas, attraverso iniezioni da 4 a 6 volte al giorno oppure attraverso un microinfusore.
In Italia, ne soffrono circa 300 mila persone.
Cresce il trend del diabete giovanile che in Italia colpisce circa 20 mila giovani, tra 3 e 20 anni.
Gianni Lamenza, Associazioni Giovani e Diabete Italia trova una similitudine il calcio e chi, ogni giorno, affronta la malattia: «Con il diabete di tipo 1, la sfida non finisce al 90′ e vinci solo se fai un buon gioco di squadra.
Genitori, pediatri, diabetologi, dietisti, psicologi, insegnanti e amici formano una squadra che aiuta a crescere il bambino, come tutti i suoi coetanei … mantenendo costantemente in aria il palloncino».
Il calcio è tra gli sport più amati e seguiti dagli italiani.
Nasce così la scelta di collaborare con la Lega Calcio Serie A per rendere il messaggio più capillare e raggiungere il maggior numero di persone possibile, facendo comprendere le difficoltà di chi convive con il diabete di tipo 1.
«L’idea che le persone con diabete debbano praticare lo sport è determinante per la qualità della vita – ha precisato Antonio Cabras, Federazione nazionale Diabete Giovanile.
L’Associazione Valdostana Diabetici di tipo 1
L’Associazione valdostana diabetici di tipo 1 è nata nel gennaio 2016, è presieduta da Roberta Brunel e riunisce ragazzi e familiari con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulla patologia che nonostante la diffusione è ancora semi sconosciuta e oggetto di tabù e luoghi comuni.
Tra le sue attività , l’Adv-1 ha anche ideato come parte integrante del programma di educazione all’autocontrollo e all’autogestione del diabete, un campo scuola nel quale i ragazzi trascorrono un breve soggiorno in completa autonomia, seguiti da un’equipe medica multidisciplinare per imparare a gestire il diabete anche in assenza dei propri familiari e confrontandosi con i coetanei.
Nei giorni a cavallo delle festività natalizie, grazie all’aiuto del Lions Club Cervino, l’Associazione valdostana Diabetici tipo 1 aveva donato al reparto di Pediatria un analizzatore portatile per effettuare la misurazione dell’emoglobina glicata ai pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 (foto).
L’obiettivo è stato evitare il prelievo di sangue venoso che ogni tre mesi circa, viene effettuato a una quarantina di bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 18 anni, per la misurazione dell’emoglobina glicata.
Attraverso il macchinario donato dall’Associazione e dal Lions Club Cervino, l’esame può essere effettuato semplicemente con una puntura la polpastrello, situazione certamente meno traumatica e invasiva.
L’impegno dell’Adv1 è di sostenere, ogni anno, la spesa per l’acquisto dei reagenti necessari a utilizzare l’analizzatore.
(re.aostanews.it)