Guerra Ucraina: «non ancora emergenza, ma dobbiamo essere pronti all’accoglienza»
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 03/03/2022

Guerra Ucraina: «non ancora emergenza, ma dobbiamo essere pronti all’accoglienza»

Nel pomeriggio di oggi, giovedì 3 marzo, si è riunito il tavolo di coordinamento per la gestione dell'accoglienza dei cittadini ucraini.

Guerra Ucraina: «non ancora emergenza, ma dobbiamo essere pronti all’accoglienza».

Si è riunito nel pomeriggio di oggi, il tavolo di coordinamento per la gestione dell’accoglienza dei cittadini ucraini.

Vi partecipano i rappresentanti delle strutture regionali coinvolte (Dipartimenti Protezione civile, Sanità e Salute, Affari di Prefettura), dell’azienda Usl, della Croce Rossa Italiana, della Caritas italiana, del CPEL, del comune di Aosta, del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta e della Caritas Diocesana.

Non ancora emergenza ma pronti all’accoglienza

«In Valle d’Aosta quella dei profughi ucraini non è ancora emergenza, ma sicuramente dobbiamo essere pronti e coordinati per una situazione che sta prendendo forma e sostanza in queste ore – ha spiegato il presidente della Regione Erik Lavevaz.

Sul modello di coordinamento adottato per la gestione dell’emergenza Covid, abbiamo da subito istituito un tavolo, che nei prossimi giorni potrà essere allargato, in cui gestire l’apporto dei diversi soggetti in campo».

Secondo quanto ha spiegato il presidente Lavevaz, «anche in base alle indicazioni nazionali la Protezione civile regionale è il cardine intorno al quale va costruito il sistema di accoglienza».

Attraverso l’aiuto dei Comuni e degli enti del terzo settore, la struttura raccoglierà la disponibilità di alloggi gratuiti che i valdostani vorranno mettere a disposizione dei profughi, che saranno presi in carico dai servizi sociali regionali.

Per coordinare gli interventi, anche dal punto di vista sanitario – prosegue il presidente Lavevaz – è necessario che tutti i cittadini ucraini che arrivano nella nostra regione segnalino tempestivamente la loro presenza alla questura attraverso una dichiarazione di ospitalità».

Nel frattempo, le strutture sanitarie si stanno attivando per garantire la gestione dell’accoglienza dei nuovi arrivi in base alle disposizioni nazionali in vigore per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19, anche attraverso il coinvolgimento delle Usca».

Il tavolo di coordinamento sarà nuovamente convocato a inizio della prossima settimana.

(re.aostanews)

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