Funivia dell’Arp, dal Consiglio comunale un’alternativa dalla Comba Moretta
Un'alternativa per ampliare il comprensorio suggerita dal sindaco Rota approvando la deroga per la nuova funivia dell'Arp
Funivia dell’Arp, dal Consiglio comunale un’alternativa dalla Comba Moretta.
Un’alternativa per ampliare il comprensorio suggerita dal sindaco Rota approvando la deroga per la nuova funivia dell’Arp.
La soluzione alternativa
Una telecabina con una portata oraria di 2.400 persone teorica che da Comba Moretta, dopo una stazione intermedia a Youla, arrivi a Cresta d’Arp.
È la soluzione alternativa che il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, ha illustrato al Consiglio comunale discutendo l’avvio procedura della richiesta di deroga per la posa di un unico sostegno in zona rossa, sul promontorio poco a monte della stazione di partenza, da parte della Courmayeur Mont Blanc Funivie per la nuova funivia Col Chécrouit – Cresta d’Arp.
L’arrivo a Cresta d’Arp è fondamentale per Courmayeur, sia per l’ampliamento futuro del comprensorio, sia per mantenere le piste attualmente a disposizione clientela» sottolinea Rota.
«Ciononostante siamo dubbiosi sul tipo di impianto e sulla scelta fatta a monte».
I dubbi sulla funivia Col Chécrouit – Cresta d’Arp
I dubbi, già espressi più volte, riguardano la portata oraria teorica di 1200 persone l’ora, «sotto i mille reali, che, nell’ottica di un possibile ampliamento vuol dire creare un collo di bottiglia» e il collegamento tra Cresta d’Arp per poter percorrere lo Youla.
«Un percorso allestito negli ultimi 2 anni – ricorda il sindaco -, una pista stretta, che potrà anche essere migliorata contenendo il distacco di pietroline a monte che crea molti problemi, ma la larghezza rimane quella».
Una pista lunga e stretta che non ha possibilità di allargamenti e che, secondo Rota «rischia di creare una situazione che abbiamo vissuto per anni al Ponte degli egiziani, con l’aggravante di essere molto più lunga. Rischiamo di fare impianto che va a servire al 90% solo il fuori pista, facendo perdere agli sciatori la possibilità di fare lo Youla. Una pista stretta, dove dopo un po’ di passaggi si creano gobbe, e da dove gli sciatori non scenderebbero più. Così rischiamo di perdere parte del comprensorio».
Le potenzialità della soluzione alternativa
Secondo Rota l’ipotesi di una telecabina Comba Moretta – Youla – Cresta d’Arp avrebbe una lunghezza inferiore alla nuova telecabina in programma a La Thuile, con «un costo inferiore a quello ipotizzato per la funivia oggi e la grande potenzialità di un utilizzo pieno della pista di Youla».
«La pista ripetibile Youla fino in fondo a Comba Moretta sarebbe sicuramente apprezzata dalla clientela – aggiunge il sindaco -, in quota, utilizzabile a inizio e fine stagione. Inoltre ipotizzando una terza stazione da Cresta d’Arp al Colle, si renderebbe pienamente utilizzabile il fuori pista fino a Dolonne, oggi praticabile solo con una diagonale impegnativa o risalendo a piedi per mezz’ora e, senza grandissimi interventi, si potrebbe fare una pista vera e propria fino a Dolonne il che porterebbe immediatamente a un ampliamento del comprensorio molto importante».
Il Consiglio comunale ha comunque approvato la deroga richiesta dalla società di impianti, «per arrivare almeno a Cresta d’Arp, nel frattempo spero che che la società e il socio che dovrà finanziare l’impianto facciano una riflessione sulla soluzione alternativa, che sia analizzata tecnicamente. Io la ritengo possibile, ma non sono certo un ingegnere».
Anche l’ampliamento verso Arp e Arpetta, sul quale il consigliere di Esprit Courmayeur, Luciano Gex ha chiesto informazioni, secondo il sindaco è «fondamentale per restare sul mercato, lo aspettiamo da 50 anni, lo abbiamo messo sul tavolo ma nei piani della società al momento non c’è».
(erika david)