Animali: un biancone è tornato a librarsi in volo nei cieli valdostani
Ambiente
di Danila Chenal  
il 15/04/2022

Animali: un biancone è tornato a librarsi in volo nei cieli valdostani

Il rapace è stato liberato sulla collina di Quart dopo il periodo di riabilitazione

Animali: un biancone è tornato a librarsi in volo dopo l’importante operazione di recupero, riabilitazione e monitoraggio condotta dalla Struttura Flora e Fauna del Dipartimento Risorse naturali e Corpo forestale dell’assessorato regionale all’agricoltura. Il rapace è stato liberato sulla collina sopra Quart.

L’animale, un esemplare di maschio adulto, era stato ritrovato ferito a Lillaz a Cogne  il 7 luglio 2021.

Il biancone è un rapace migratore presente in Valle d’Aosta solo nel periodo estivo con una quindicina di coppie; esso si nutre principalmente di rettili e, secondo le indicazioni della red list della – Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, è una specie considerata “vulnerabile”.

Il recupero e la riabilitazione

Recuperato dal Corpo forestale della Valle d’Aosta, l’esemplare è stato trasportato al Centro recupero animali selvatici dove i veterinari hanno constatato la frattura della clavicola e del coracoide dell’ala sinistra (osso molto importante per il volo).

Poiché a fine settembre, periodo in cui la specie migra verso le zone di svernamento in Africa, l’esemplare non era ancora in grado di volare, è rimasto al Centro di Quart, in un’apposita voliera con una zona coibentata per proteggerlo dal freddo.

I veterinari del Centro, nelle giornate calde, hanno proceduto a riabilitare il rapace con specifiche sezioni di volo controllato all’interno del Centro stesso.

Il biancone non è stato rilasciato nel sito di ritrovamento poiché dalle analisi genetiche effettuate dal laboratorio settore biotecnologie del Museo regionale di Scienze naturali E. Noussan non è risultato appartenere alle coppie presenti in zona.

E’ stata pertanto scelta una località con habitat favorevole alla specie ma sufficientemente distante da siti riproduttivi delle coppie conosciute.

Nell’ambito di una collaborazione con il Centro di ricerca scientifica Max Planck Institute di Monaco di Baviera, l’animale è stato dotato di un segnalatore GPS che consentirà di seguirne gli spostamenti per approfondire le conoscenze e le abitudini della specie.

(re.aostanews.it)

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