Crisi politica, Pcp: «Si parla solo di poltrone e non di contenuti
A sostenerlo sono le consigliere regionali di Pcp Erika Guichardaz e Chiara Minelli.
Crisi politica, Pcp: «Si parla solo di poltrone e non di contenuti». A sostenerlo sono le consigliere regionali di Pcp Erika Guichardaz e Chiara Minelli. «La ricomposizione parla principalmente di poltrone e non di contenuti verso i quali c’è una totale indifferenza» commenta Guichardaz durante la conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi, giovedì 28 aprile, per fare il punto sulla situazione politica e sul Piano per la gestione dei rifiuti approvata dal Consiglio Valle.
La denuncia
Denuncia Guichardaz: «Ieri, in Consiglio Valle, nessuno dei due presidenti ha parlato della crisi politica azzerando di fatto il dibattito rispetto a un tema che si pensa di gestire nelle segrete stanze». Torna sull’importanza di una riforma elettorale e ribadisce: «La crisi è generata ancora una volta da un sistema elettorale fallimentare. Questo teatrino è inaccettabile e non ci può essere soluzione valida alla decennale crisi, che è strutturale, di sistema, senza una modifica radicale della legge elettorale».
Punta il dito contro il presidente del Consiglio Alberto Bertin: «Rileviamo l’assenza dell’autorità di colui che dovrebbe garantire i lavori in aula permettendo e consentendo di intervenire in modo aggressivo in aula. Un’aggressività che non ha precedenti. Io non mi permetterei mai di alzare i toni. Il Consiglio Valle non è un bar di Saint-Rhémy-en-Bosses. Il Consiglio Valle è mortificato, delegittimato. E questo non è più tollerabile. I cittadini hanno bisogno di risposte».
Legge sulla gestione rifiuti
«La necessità di approvare questo piano, peraltro in ritardo di più di un anno, era perché si rischiava di perdere i finanziamenti statali del Pnrr» evidenzia Minelli. «Una vicenda emblematica di un situazione politica in cui emerge con evidenza la carenza di una guida. Il piano, così come la legge, erano frutto di un lavoro tecnico, dove la politica non aveva dato degli orientamenti. Questo è il modo in cui funziona l’amministrazione, non c’è governo, non c’è programmazione e non c’è lungimiranza».
(da.ch.)