Avis Valle d’Aosta: sfiduciato il presidente Pierpaolo Civelli, 17 consiglieri si sono dimessi
Resterà in carica per l'ordinaria amministrazione fino al 31 maggio poi le sezioni sceglieranno i nuovi consiglieri regionali
Avis Valle d’Aosta: sfiduciato il presidente Pierpaolo Civelli, 17 consiglieri si sono dimessi. Il Consiglio direttivo regionale è composto da 28 elementi. Ai vertici dell’associazione contestano, dopo le elezioni del giugno 2021, di non avere mai rinnovato le cariche sociali, completando l’organigramma. Manca un vicepresidente, manca un esecutivo, mancano i revisori dei conti. Di fatto decaduto, a Civelli hanno contestato l’indizione dell’assemblea.
La mediazione![]()
A mediare è stato il consigliere nazionale Giorgio Dulio che ha proposto una tabella di marcia per uscire dallo stallo con l’attuale presidente in carica ma solo per l’ordinaria amministrazione fino al 31 maggio. La parola passerà alle sezioni chiamate a indicare i propri rappresentanti per poi procedere con una nuova assemblea, fissata per il 15 giugno con approvazione dei bilanci da parte dei nuovi consiglieri nominati dalle sezioni. Questi ultimi avranno il compito di scegliere un nuovo presidente che deve procedere con la nomina immediata dell’intero organigramma (vice, tesoriere e revisori dei conti).
L’assemblea ha nominato il collegio sindacale che sarà formato da Giancarlo Civiero, Corrado Fosson e Silvio Trione , effettivi, oltre a Dalmasso (Aosta) e Campanella (Gressan), supplenti.
I fatti
L’assemblea regionale convocata nel pomeriggio di oggi, sabato 30 aprile, alla Pépinière d’entreprise di Aosta ha preso una piega inaspettata fin dalle prime battute con un acceso scambio di battute tra il presidente Civelli e un presidente di sezione che ha cercato di evocare la situazione di stallo ancora prima che parlassero gli ospiti istituzionali – l’assessore Roberto Barmasse, il senatore Albert Lanièce e il dottor Pierluigi Berti -.
Scuro in volto Civelli ha tacciato di «irrituale la richiesta di inversione dell’ordine del giorno» e scandito: «Non accetto la mancanza di rispetto vero le autorità».
In sala è tornato per un attimo il silenzio. Intervenendo Lanièce ha parlato «di dibattito interno sintomo di democrazia» , Barmasse ha aggiunto che «dal dibattito non potrà che venire qualcosa di positivo» e sullo stesso registro Berti per il quale «dal dibattito potrebbero arrivare gli spunti per continuare un proficuo lavoro». I tre hanno poi abbandonato l’aula per dare spazio alla voce delle sezioni. E la protesta è ripresa.
Ingrid Brédy ha puntato il dito: «Per un anno non hai convocato i presidenti di sezione. E’ una situazione incresciosa e inattesa». Nel replicare Civelli ha contestato lo stallo e ha rivendicato il lavoro svolto: «I numeri dicono altro». Sono 3680 i soci donatori con 259 iscritti nel 2021. Le donazioni lo scorso anno sono state 5.563, risultando più numerose rispetto al 2019. Sottolinea Brédy: «Non certo grazie al lavoro del presidente ma al quello delle sezioni».
(da.ch.)