Carcere di Brissogne: intesa tra Regione e ministero della Giustizia per la gestione
L'accordo prevede anche il rientro a Brissogne di valdostani detenuti in altri penitenziari
Carcere di Brissogne: intesa tra Regione e ministero della Giustizia per la sua gestione. Il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Erik Lavevaz e il ministro della Giustizia Marta Cartabia hanno firmato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 4 maggio, a Roma, un protocollo d’intesa di collaborazione in materia di ordinamento penitenziario e di esecuzione delle misure privative e limitative della libertà.
Il documento è stato firmato a conclusione di un incontro programmato da tempo per un confronto riguardante le diverse tematiche che coinvolgono i rapporti tra la Regione e il Ministero. Vi ha preso parte anche il senatore valdostano Albert Lanièce.
I contenuti
Nel documento vengono previste azioni congiunte che muovono anzitutto dalla realtà della casa circondariale di Brissogne.
Gli interventi riguardano la territorializzazione della pena, l’assistenza sanitaria e socio-riabilitativa, l’istruzione, le attività ricreative, culturali e sportive, la formazione professionale, l’orientamento al lavoro e le attività lavorative all’interno dell’Istituto e per soggetti in esecuzione penale esterna; la programmazione e la realizzazione di interventi a favore di soggetti, detenuti e non, sottoposti a provvedimenti limitativi della libertà da parte dell’Autorità giudiziaria; gli interventi assistenziali a favore di detenuti che versano in situazioni di disagio economico, la formazione e l’aggiornamento congiunti degli operatori e la riattivazione dell’osservatorio per la verifica dell’applicazione del Protocollo.
Il confronto
Ringraziando il Ministro, il Presidente della Regione ha evidenziato come «la firma di questo protocollo sia il punto di arrivo di un lungo confronto istituzionale e politico, per consentire di realizzare azioni comuni nell’interesse delle persone sottoposte a provvedimenti privativi della libertà personale e di tutti coloro che operano nella struttura carceraria e nel mondo che le orbita intorno».
«Di particolare interesse per la Valle d’Aosta risulta – sottolinea Lavevaz – l’impegno assunto dal ministero della Giustizia a garantire maggiore continuità ai vertici della struttura valdostana e una gestione dei flussi delle persone detenute tale da favorire i percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Inoltre, nel documento viene tra l’altro esplicitato l’impegno ad assegnare in primo luogo all’Istituto valdostano i soggetti residenti o appartenenti a nuclei familiari residenti in Valle d’Aosta e a favorirne il rientro da altri Istituti, onde sostenere o ricostruire il rapporto diretto con la famiglia e con il tessuto sociale di appartenenza.
Attrattività in sanità
Il presidente Lavevaz e l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse hanno incontrato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie per un confronto sull’impugnativa da parte del Governo della norma di attrattività regionale per le professioni sanitarie. Secondo il presidente della Regione, «il lavoro svolto dalle strutture regionali e quelle dei ministeri competenti ha permesso di trovare punti di equilibrio che consentiranno, nelle prossime settimane, di aggiornare il quadro normativo permettendo alla Regione di raggiungere gli obiettivi prefissi dalla norma che era stata impugnata».
(re.aostanews.it)