Molestie all’Adunata, Dora Donne chiede un incontro agli alpini valdostani
Lettera aperta dell'associazione femminile all'associazione regionale degli alpini in seguito alle molestie all'Adunata denunciate da più donne
Molestie all’Adunata, Dora Donne chiede un incontro agli alpini valdostani.
Lettera aperta di Dora Donne in Valle d’Aosta all’associazione regionale degli alpini in seguito alle molestie all’Adunata denunciate da più donne.
Dopo la bufera nata in seguito all’ultimo ritrovo nazionale degli alpini a Rimini, con la denuncia di oltre un centinaio di ragazze e donne di episodi di molestie e violenze, l’associazione Dora Donne in VdA si rivolge con una lettera aperta alle penne nere valdostane.
La lettera
«La nostra Associazione profondamente colpita dai fatti accaduti durante l’adunata di Rimini esprime solidarietà alle ragazze e alle donne che hanno denunciato molestie, aggressioni verbali e comportamenti lesivi del corpo e della dignità femminile» si legge nella nota inviata dalla vice presidente Barbara Buillas per conto dell’associazione.
«Ribadiamo la necessità di affrontare in tutti i modi il tema della violenza e delle molestie, anche se avvengono in luoghi di festa che con questo nulla dovrebbero aver a che fare. Chiunque organizzi un evento, specie se di massa, dovrebbe mettere in campo misure di controllo e sicurezza adeguati, fare prevenzione e soprattutto condannare in modo netto l’ abuso di alcool e ogni forma di aggressione fisica o verbale».
« Riconosciamo il ruolo degli alpini e il loro sostegno alla comunità – prosegue Dora Donne – ma certamente non possono essere declassati a goliardia, maleducazione o infiltrazioni comportamenti molesti e violenti».
In conclusione «La nostra Associazione da sempre impegnata nella promozione e nella tutela della donna nella società e nel contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione chiede un incontro con l’associazione regionale degli alpini al fine di confrontarsi sul tema e individuare forme di collaborazione e di prevenzione costruttive».
(re.aostanews.it)