Accordo tra Usl e sindacati per alta specialità dirigenti sanitari
Finanziate 57 nuove posizioni e incrementate nel loro valore le 22 preesistenti. Soddisfazione delle Organizzazioni sindacali
Sono state definite e finanziate per i dirigenti sanitari 57 nuove posizioni organizzative di “Alta Specialità” e sono state contemporaneamente incrementate nel loro valore economico le 22 preesistenti.
Lo comunica l’Azienda Usl della Valle d’Aosta, la quale ha sottoscritto l’accordo con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria, che, dopo il parere positivo del Collegio Sindacale, diventa operativo.
La misura economica vale 450 euro mensili lordi, calcolati per 13 mensilità.
Uberti: riconoscimento economico e progressione di carriera
«Si tratta di un’opportunità per riconoscere sia economicamente, sia come progressione di carriera, molte delle elevate competenze professionali presenti nella nostra organizzazione» – spiega il direttore generale della Usl, Massimo Uberti.
Un modo per cominciare a riconoscere le capacità professionali scientifiche e cliniche dei dirigenti e non solo le responsabilità gestionali.
Anche questo è un ulteriore piccolo tassello fra le tante azioni, avviate o in fase di attivazione, volte a rendere attrattivo per i professionisti venire e restare a lavorare nella nostra Regione.
Ringrazio le OO.SS per aver condiviso questo percorso».
I sindacati: importante risultato verso l’attrattività
«Finalmente, dopo anni di blocco delle carriere e degli incarichi professionali, abbiamo ottenuto un altro importante risultato all’insegna dell’attrattività verso medici, dirigenti sanitari e veterinari – commentano i rappresentanti delle sigle sindacali ANAAO Assomed, AAROI-Emac, ANPO, CIMO, CISL medici, FASSID, Fesmed, FP CGIL, FVM, SAVT Santé, UIL FPL -.
Alle continue segnalazioni da parte sindacale di grave sofferenza della sanità pubblica ospedaliera valdostana causata dalla fuga di sanitari sono scaturiti concreta disponibilità e spirito di condivisione da parte della direzione aziendale USL e del nuovo direttore generale: atteggiamenti con cui in questi ultimi mesi si sta cercando di correre concretamente ai ripari».
Per le Organizzazioni sindacali, «le misure sino a ora intraprese, come il conferimento di ben 77 incarichi professionali di alta specializzazione (tra nuove nomine e conferma delle preesistenti), rappresentano un importante cambio di passo nell’ottica di garantire più qualità e quantità di prestazioni sanitarie.
Esse non saranno tuttavia determinanti se non saranno associate a una sanità territoriale funzionante e ad una riorganizzazione del ‘sistema ospedale’, da attuare tramite un nuovo atto aziendale e un rinnovamento degli apparati gestionali tesi alla valorizzazione a 360° delle risorse umane».
Le Organizzazioni sindacali auspicano «che anche queste azioni siano una priorità per la Direzione Generale e che vengano condivise e attuate entro il 2022».
(re.aostanews.it)