Carabinieri, Valle d’Aosta: in un anno oltre 2100 reati perseguiti dall’Arma
Carabinieri, Valle d’Aosta: in un anno oltre 2100 reati perseguiti dall’Arma. E’ il bilancio di un anno di attività – 2021/2022 – dell’Arma in Valle d’Aosta. Il bilancio è stato presentato oggi, 6 giugno, in occasione delle celebrazioni per il 208° anno di fondazione dell’Arma.
Festa non in caserma, ma luogo inedito: l’Arco di Augusto a fare da sfondo.
Salutati da una folla di curiosi e dai bambini delle scuole del capoluogo, i militari, schierati alla presenza delle maggiori autorità valdostane e del comandante, Tenente colonnello Giovanni Cuccurullo, hanno festeggiato in un clima di crescente ritorno alla normalità dopo 2 anni di restrizioni pandemiche.
I dati
Sul totale dei 3078 reati registrati in Valle d’Aosta, il 75% – 2114 – è stato perseguito da una delle 14 stazioni stanziate sul territorio regionale, confluendo in 762 denunce, 65 arresti e 1287 contravvenzioni per mancato rispetto del codice della strada.
Nello specifico, mentre nel corso del biennio 2021/2022 le pattuglie del radiomobile hanno effettuato 127 denunce per guida in stato di ebbrezza e 1861 interventi di ordine pubblico, i colleghi sciatori hanno sanzionato 74 utenti fruitori degli impianti sciistici locali per comportamenti pericolosi o scorretti; numerosi, poi, anche gli interventi segnalati come codici rossi, che hanno condotto a 19 denunce, 13 provvedimenti di allontanamento e 8 arresti.
Particolare rilevanza ha avuto anche il progetto ‘Scuole sicure’, grazie al quale, su 131 servizi svolti con la collaborazione di 185 militari, sono stati rilevati 3 illeciti e portati a termine altrettanto sequestri.
Stupefacenti e sostegno Covid 
Riconoscendo l’impegno profuso annualmente dall’Arma dei Carabinieri nel perseguire episodi di criminalità e nel sostenere la popolazione durante il periodo pandemico, il comandante Giovanni Cuccurullo ha elogiato «il lavoro umile e silenzioso di un servitore dello stato e di un militare tra la gente che garantisce sicurezza e giustizia ancorandosi al territorio e alla comunità e profondendo sforzi continui per non deludere le aspettative della popolazione e svolgere la funzione di rassicuratore e amico dei cittadini».
Il Tenente colonnello ha premiato il Comando Gruppo del capoluogo nonché i vari comandanti di Stazione per la professionalità e la riservatezza dimostrate durante l’epidemia di Covid-19 «vigilando affinché le norme fossero rispettate e sforzandosi di sostenere i cittadini consegnando assegni pensionistici agli anziani, computer ai ragazzi o pacchi alimentari ai più bisognosi»; punti di riferimento di sensibilità sociale sono stati anche i membri del Gruppo forestale, che «ha saputo far crescere e specializzare tutta l’Arma nella tutela territoriale garantendo una prossimità ambientale che è massima espressione della vicinanza al cittadino».
Riconosciuti infine anche i meriti del Nucleo operativo Radio mobile di Aosta e di Châtillon-Saint-Vincent per le indagini svolte nell’ambito dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, che, su oltre 50 interventi, hanno portato rispettivamente a quasi 20 misure cautelari e vari sequestri di droga e denunce per il suo utilizzo.
Il Nas
Sono state 648 le ispezioni effettuate dal Nucleo Anti Sofisticazione, 25 delle quali hanno condotto a sequestri per un valore di oltre 1 milione di euro; registrate anche 38 infrazioni penali con 35 persone segnalate all’autorità giudiziaria e 120 infrazioni amministrative con 106 persone segnalate all’autorità amministrativa.
L’appello alla popolazione
Sono 5.281 le segnalazioni fatte al numero di emergenza 112 in un anno.
«Le esigenze e le richieste del cittadino sono costantemente al centro del pensare e dell’operare del carabiniere, che grazie al sostegno delle istituzioni e della comunità nel ruolo di sentinelle del territorio, può riuscire a contrastare nel concreto disonestà, prevaricazione e illegalità per garantire ai propri corregionali un futuro migliore – ha concluso il Tenente colonnello Giovanni Cuccurullo, esprimendo il proprio cordoglio per i colleghi caduti e portando proprio saluto a pensionati e membri delle associazioni affiliate all’Arma -. Parte integrante del nostro lavoro di garanti della sicurezza pubblica è rappresentato dalle denunce mosse dagli individui che ogni giorno abitano e vivono il territorio, ai quali vogliamo ricordare che, anche se molte cose sono cambiate da quel lontano 1.914 che ha dato avvio alla nostra attività e molte altre cambieranno ancora negli anni a venire, il nostro servizio e le certezze che regaliamo alle persone resteranno immutati».
(Giorgia Gambino)
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