Governo a 18, Rete Civica: «partorito un topolino», Pd: «ora rilancio del governo»
Governo a 18, Rete Civica: «partorito un topolino», Pd: «ora rilancio del governo».
Le reazioni al governo a 18, per Rete Civica è «solo un tirare a campare», il Partito democratico chiede un patto di legislatura mentre Pla aspetta «la ricomposizione della giunta per commentare».
Rete Civica
Scomoda Esopo e la sua favola del VI secolo avanti Cristo Rete Civica per commentare quanto si è consumato ieri sera a Tsanté di Bouva, a Fénis.
«Dopo tanto travaglio, fumo, sommovimenti impressionanti la montagna ha partorito un topolino» commenta il movimento.
«Non è stato deciso nulla, solo un tirare a campare, con una crisi che dura da oltre un anno e che non viene assolutamente risolta» si legge nella nota.
Rete Civica ricorda come il disegno della crisi, nata i primi mesi del 2021, fosse «rompere con Pcp e di lavorare per una intesa con la Lega. Dopo oltre un anno tale disegno si è clamorosamente concluso con un nulla di fatto».
Il movimento suggerisce «un’ammissione di responsabilità da parte di chi si è opposto a proseguire la collaborazione con Pcp ed ha determinato uno scenario di instabilità che ancora permane» e ricorda «negli ultimi giri di incontro la delegazione unionista ha sentito tutti i gruppi salvo quello di Pcp».
I motivi?
«Pcp chiedeva e chiede decisioni coerenti su programmi concordati, gli altri solo posti di potere. Avanti con il topolino, la comunità valdostana guarda attonita».
Partito democratico
«Si è trattata di una crisi di difficile comprensione, ma nel rispetto dei tempi che richiede la politica, ora è necessario rilanciare l’azione di governo visto il difficile periodo di crisi congiunturale che sta vivendo il nostro paese» commenta il Partito democratico, parte della maggioranza attuale riconfermata.
Per il Pd ora sono necessari alcuni passi: «un patto programmatico di legislatura che metta al centro le urgenze» come sviluppo economico e supporto alle fasce deboli; «attivare un tavolo sul programma» da rinnovare in tempi brevi; «ridefinire la squadra di governo» coinvolgendo maggiormente le forze politiche.
Inoltre il Pd «ritiene indispensabile avviare un ragionamento anche sulle prossime elezioni politiche».
«Saremo impegnati nella costruzione di un’ampia coalizione democratica, progressista, popolare e autonomista, la più rappresentativa possibile di una Valle d’Aosta che non vuole consegnarsi ai populisti e alle destre estreme per evitare quello che consideriamo il vero rischio per la nostra Regione» conclude.
Pour l’Autonomie
Che Pour l’Autonomie fosse in ballo per la formazione di una nuova maggioranza, secondo il consigliere Marco Carrel «era una ricostruzione dei giornali».
«Dall’ultimo incontro oltre un mese fa non abbiamo mai più avuto contatti, stavamo aspettando una decisione» aggiunge Carrel che però non vuole commentare quanto emerso dal Conseil Fédéral di ieri sera. «Commenteremo quando la giunta sarà ricomposta».
Carrel esclude che la presenza di Augusto Rollandin sia stata vista ancora come troppo ingombrante. «Si era detto di andare oltre ai personalismi, se siamo ancora fermi a quel punto… In ballo c’è il futuro della Valle d’Aosta, non quello di Rollandin o Carrel».
Forza Italia
Arriva lapidario il commento di Forza Italia Valle d’Aosta sulla risoluzione della crisi del governo regionale.
«Coloro che due mesi fa aprirono ufficialmente la crisi di maggioranza al grido di ‘non si può governare a 18’, oggi sono gli stessi ad averla chiusa con la convinzione che ‘si può governare a 18’».
Il partito bolla come «quantomeno surreale» la situazione del Consiglio Valle, «ingessata, al limite dell’immobilismo, in un momento storico nel quale bisognerebbe invece correre veloci per ottenere e spendere bene sul territorio i fondi straordinari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».
«La maggioranza a 18 instabile era e instabile rimarrà» aggiunge Forza Italia VdA che conclude: «L’unico nostro auspicio, a questo punto, è che ci si metta finalmente a lavorare, e anche sodo, sui dossier di interesse strategico per il futuro della Valle d’Aosta, poiché le Regioni a noi limitrofe stanno già mettendo a terra i fondi del Pnrr, mentre sul nostro territorio si è ancora fermi alla discussione sulle modalità più consone per partecipare ai bandi di finanziamento, anche da parte degli enti locali. La ricreazione è finita».
Stella Alpina
Per i rappresentanti dell’Edelweiss, serve un incontro urgente per stabilire le priorità amministrative e per aggiornare il programma di governo.
«Il movimento Stella Alpina ribadisce la validità dell’attuale maggioranza che in un periodo straordinariamente complesso ha ben operato e prosegue nell’azione di governo approvando atti importanti per la collettività e il territorio.
Stella Alpina ritiene sia necessario che le forze politiche, che sostengono il governo regionale, si incontrino a breve termine per definirne il perimetro politico e per stabilire le priorità amministrative, anche alla luce delle indicazioni programmatiche che erano state poste dalle sue componenti all’attenzione della maggioranza, rafforzando la centralità della partecipazione politica dei movimenti e dei partiti che la compongono.
Il partito del segretario Carlo Marzi ritiene quindi fondamentale concludere l’aggiornamento del programma di governo, già a buon punto e in fase di condivisione grazie al sereno confronto e al contributo fattivo delle forze e dei consiglieri della maggioranza, ritenendo prioritario un cronoprogramma focalizzato sulla sanità, sullo sviluppo economico e il lavoro, la manutenzione del nostro territorio, l’organizzazione sanitaria ospedaliera e territoriale concentrando le energie di tutti verso una serie di azioni di riforme che coinvolgano tutti i livelli istituzionali.
Il movimento ritiene che continuare a percorrere il terreno dei contenuti sia l’unica via responsabile e utile per favorire un rilancio dell’azione di governo all’interno dell’attuale accordo politico che ha prodotto la base del programma su cui la maggioranza sta lavorando e che deve mantenere la sua caratterizzazione politica e amministrativa».
(erika david)
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