Strade del Cinema, il «piccolo miracolo di esperienze emotive» compie 20 anni
Nel cortile della Cittadella dei Giovani dal 4 al 10 agosto torna il festival del cinema muto musicato dal vivo, Strade del Cinema
Strade del Cinema, il «piccolo miracolo di esperienze emotive» compie 20 anni.
Nel cortile della Cittadella dei Giovani dal 4 al 10 agosto torna il festival del cinema muto musicato dal vivo, Strade del Cinema.
Quest’anno si celebra la ventesima edizione del Festival, ma in realtà Strade del Cinema nasce nel 1996 come manifestazione di cinema d’essai, dall’intuito e dallo spirito bohémien di Luca Bich (direttore artistico del Cervino CineMountain Festival) che montava uno schermo itinerante nelle piazze e negli slarghi di Aosta per proiettare vecchi capolavori della cinematografia, accompagnandoli, a volte, da un commento sonoro suonato dal vivo.
Una piccola magia che ha resistito all’usura del tempo, come ha sottolineato il sindaco di Aosta Gianni Nuti, ed è cresciuta, fino a diventare «un piccolo miracolo di esperienze emotive» che ogni anno si ripete.
Una manifestazione ormai consolidata, ha ricordato anche l’assessore alla cultura di Aosta, Samuele Tedesco, «che ha una centralità nell’offerta estiva della città, con un pubblico eterogeneo e intergenerazionale. Il festival per eccellenza della Città di Aosta e per questo siamo grati».
Dall’assessore regionale alla cultura, Jean-Pierre Guichardaz, che parla del potenziamento del contributo a sostegno delle rassegne cinematografiche, arriva uno spiraglio per il futuro, perché Strade del Cinema possa tornare a essere un Festival a tutti gli effetti con il«sale» aggiunto da un concorso e da un premio.
Strade del Cinema: la storia
Desiderio confermato da Enrico Montrosset, direttore della rassegna, ricordando il Concorso per i giovani musicisti europei che dal 2002 al 2010 portò ad Aosta tanti artisti poi affermatisi a livello internazionale: «vorremmo rifarlo, sì».
Un Festival riconosciuto dal Ministero dei beni culturali, con il patrocinio dell’Unesco che accanto ai giovani musicisti selezionati nei teatri di Firenze, Liegi, Palermo, Lione, ha ospitato giurati del calibro di Dacia Maraini, Ettore Scola, Ezio Bosso, Battista Lena ad, ancora, artisti affermati come di Stefano Bollani, Antonella Ruggero, Ezio Bosso, Marc Ribot…
Dopo aver vinto nel 2007 il bando da 300 mila euro della Commissione Europea con il progetto Musica per gli occhi, il Festival subisce una battuta d’arresto, proseguendo la rassegna ma interrompendo il concorso, sempre rimasto nel cuore e nelle intenzioni degli organizzatori.
Strade del Cinema: il programma
Il fil rouge della ventesima edizione, che non mancherà di celebrare importanti compleanni, è la fantascienza.
Si comincia con un film subito controverso giovedì 4 agosto con Aélita, di Jakov Aleksandrovic Protazanov (1924), sovietico, che sarà musicato da uno dei più grandi interpreti della musica punk, rock, psichedelica, Marc Ribot, con una sua estetica molto potente.
Venerdì 5 Strade del Cinema proporrà una visione sui totalitarismi con due film «incompatibili per scelta poetica ed estetica, ma che offrono un importante terreno di riflessione» dice Montrosset.
La serata si aprirà con To be or not to be (Vogliamo Vivere!) di Ernst Lubitsch, film che compie 80 anni, e a seguire «la scelta più fastidiosa all’interno della cinematografia di Pier Paolo Pasolini ma che un festival può e deve fare» per celebrare i 100 dalla nascita del regista e autore, quel Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) vietato ai minori di 18 anni.
Sabato 6 la rassegna propone, in arrivo da Mosca, il capolavoro di Andrei Tarkovsky, Soljaris (Solaris) uscito nel 1971 come risposta sovietica all’americano 2001: Odissea nello spazio.
Domenica 7 agosto sarà riproposto The Lodger – A Story of the London Fog (Il pensionante) di Alfred Hitchcock (1926), un omaggio a Ezio Bosso, amico, collaboratore e sodale del festival dal 2005 al 2007, che scrisse ed eseguì il commento sonoro al film. A suonare sulle sue partiture il Quartetto di Torino con Giorgio Li Calzi alla tromba e all’elettronica.
Lunedì 8 il festival omaggerà invece il compositore e musicista Vangelis, scomparso recentemente, con il film che più caratterizza la sua opera, quel Blade Runner di Ridley Scott (1982) che non ha bisogno di presentazioni.
Sarà il Théo Ceccaldi Trio a realizzare il commento sonoro a The Strong Man (La grande sparata) di Franck Capra (1926), martedì 9 agosto, mentre per la serata finale non poteva mancare «l’immancabile faro luminoso non solo di Strade del Cinema, ma della mia vita» come dice Montrosset, Buster Keaton. Quest’anno il duo Fabrizio Bosso e Luciano Biondini musicherà dal vivo The Navigator (Il navigatore) (1924).
Con il Teatro Romano indisponibile per lavori, Strade del Cinema si trasferisce nel cortile della Cittadella dei Giovani di Aosta, dove saranno allestiti 200 posti a sedere.
Tutte le serate iniziano alle 21.15.
Nei prossimi giorni sarà possibile prenotare gli abbonamenti e i biglietti sul sito stradedelcinema.com.
(erika david)