Montagna: altri 100 mila euro per incentivare l’apertura di negozi di vicinato
Ad agosto sarà pubblicato il secondo bando; il primo bando è stato aperto nel 2021 e ha visto l’erogazione di complessivi 500 mila euro a favore di 126 esercizi di vicinato
Montagna: altri 100 mila euro per incentivare l’apertura di negozi di vicinato. Lo ha comunicato l‘assessore al Commercio Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo a un’interrogazione della Lega. Ha ricordato che è possibile ricorrere a mutui agevolati e accedere a contributi a fondo perso fino a un massimo di 15 mila euro per la nuova apertura e di 6 mila euro per il mantenimento di esercizi di vicinato per il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità. All’inizio del mese di agosto sarà avviato il secondo bando su cui saranno destinati ulteriori 100 mila euro rispetto allo stanziamento programmato.
La richiesta
«Nei piccoli comuni di montagna sono fondamentali gli esercizi di vicinato per la vendita al dettaglio di alimentari e di beni di prima necessità, la cosiddetta “beteucca” in patois – ha detto in aula il consigliere Erik Lavy – . Questi negozi favoriscono l’aggregazione sociale e rappresentano una importante forma di sussistenza, rivestendo un ruolo molto vicino a quello del servizio pubblico. Sono attività essenziali soprattutto nei periodi di bassa stagione e il Covid ha dimostrato ancor di più la loro centralità. Chiediamo quali strumenti esistano per garantire il consolidamento di questi esercizi e se ci sia l’intenzione di prevedere un bando per favorire l’insediamento di nuove attività così come, ad esempio, è stato fatto dal Piemonte e dalla Regione Emilia Romagna».
La risposta
L’assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, nel premettere che «è vitale mantenere i presidi sul territorio, che siano sportivi, culturali, ricettivi e commerciali», ha riferito che ad oggi, fondamentalmente, esistono due diverse misure di sostegno finanziario a favore degli esercizi di vicinato che si occupano di commercio al dettaglio di generi alimentari e di beni di prima necessità nei territori montani.
«La prima – ha specificato l’Assessore -, di natura strutturale, è costituita dai mutui a tasso agevolato, per investimenti o per costituzione di liquidità. La seconda, di natura sperimentale triennale, è stata introdotta con la legge di stabilità regionale per il triennio 2020-2022 e prevede la concessione di contributi a fondo perso fino a un massimo di 15 mila euro per la nuova apertura e di 6 mila euro per il mantenimento di esercizi di vicinato per il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità.
Riguardo a questa misura, il primo bando è stato aperto nel 2021 e ha visto l’erogazione di complessivi 500 mila euro a favore di 126 esercizi di vicinato, di cui 14 di nuova apertura e 112 per il mantenimento dell’attività. All’inizio del mese di agosto sarà avviato il secondo bando su cui saranno destinati ulteriori 100 mila euro rispetto allo stanziamento programmato. La Giunta regionale informerà la Commissione consiliare competente degli effetti derivanti da questa sperimentazione, al fine di confermare o modificare la disciplina.»
La replica
Il consigliere Lavy ha replicato che «il ragionamento fatto con la legge per le piccole stazioni di sci sarebbe importante mutuarlo anche al settore commerciale dei piccoli comuni di montagna: la “beteucca” rende un servizio di natura pubblica e serve a mantenere le persone sul territorio. Un punto di partenza c’è, ma bisogna crederci, perché queste attività sono fondamentali per la nostra regione. È una questione di visione della Valle d’Aosta del futuro».
(re.aostanews.it)